un gesto poco opportuno
Essendo agnostica, sono senza dubbio la persona meno indicata per commentare l’avvenimento in questione, ma il fatto che il nuovo Papa si sia recato in un carcere minorile per effettuare la tradizionale lavanda dei piedi del giovedì santo a dei ragazzi, tra i quali alcuni di fede islamica, non lo ritengo opportuno, solo perché tra le due religioni – cristiana e musulmana – non esiste reciprocità ed anche perché i musulmani riterrebbero il gesto come un atto di sottomissione al loro credo, venendo travisata da loro questa azione, interpretandola come umiliazione anziché atto di umiltà.
Resta inteso che è una mia personalissima opinione…
AUGURI
Mi sembra strano dover fare gli auguri di Pasqua, quando tutte le montagne qui intorno sono innevate 🙂
cronache dai palazzi
Pier(luig)ino esploratore sembra aver fallito la sua missione. L’abbiamo visto mendicare, in streaming, l’appoggio del M5S, ed ha fatto una magra figura, oltre ad essere stato sfottuto su tutto il web per il tipo di convocazioni che ha fatto.
Intanto stupisce la dichiarazione di Monti relativamente alle dimissioni del ministro Terzi di Santagata, in quanto fa supporre un interesse un suo scopo personale (evidentemente politico) dietro la mossa dell’ormai ex ministro degi Esteri. Equesto, sinceramente, fa ridere, detto da una persona come Monti che aveva più volte espresso l’intenzione di non candidaersi ed invece si era presentato alle ultime elezioni con un proprio movimento., e che aveva sbandierato il ritorno dei due Marò come una sua conquista, proprio per un preciso scopo elettorale, disinteressandosene subito dopo, non appena non gli sno stati più necessari.
http://www.facebook.com/ambasciatoregiulioterzi?fref=ts
http://www.iltempo.it/politica/2013/03/28/la-caduta-di-stile-del-premier-1.1123741
Proverbio
Larga la foglia
Stretta la via
Forse Bersani
Stasera va via
Solite storie
Teoria della relatività
Novembre 2011
Fate presto…fate presto
L’importante era dare un governo stabile all’Italia (o buttare giù Berlusconi per colpa del quale, dicevano, lo spread si era alzato).
Febbraio 2013
Andiamo con calma, facciamo tutte le dovute consultazioni, vagliamo tutte le possibilità per dare all’Italia un governo stabile, che abbia i numeri per governare.
Intanto lo spread è risalito, ma nessuno ne parla perché, ovviamente, mica possono dare la colpa a Berlusconi…
E noi nel frattempo aspettiamo un vero governo mentre si sta effettualdo lo sterileed arcaico balletto delle consultazioni, un governo che non usi l’Italia come un tabellone di gioco di ruolo, Monopoli per quanto riguarda la politica monetaria, Risiko per la politica estera, dove ci siamo fatti mettere i piedi in testa rispettivamente dalla Germania e dall’India, però vedendo le consultazioni di Bersani (alla ricerca di un miracolo!) per l’eventuale formazione dell’esecutivo (Saviano, don Ciotti etc) ho molte perplessità…
E Bersani che non vuole il PdL, il M5S che non vuole né il PdL né il PdmenoL, il PdL che non vuole il nuovo dittatore della repubblica delle Banane e cerca le grandi intese altrimenti si va a votazioni, Bersani che non si sa se tema di più le elezioni o Renzi che rischia di vincerle… solite storie della solita Italietta.
Peracottari…
A prescindere che si ritengano innocenti o colpevoli i nostri due marò e che si ritenga più o meno corretto processarli in Italia piuttosto che in India, non abbiamo perso l’ennesima occasione di fare la figura dei peracottari.
Il Ministro della difesa Di Paola ed il sottosegretario agli Esteri Steffan de Mistura, – in rappresentanza del Governo del quale fanno parte – avevano deciso di trattenere i due marò in Italia…
Avete disposto così? Bene, mantenete la vostra posizione, giusta o sbagliata che sia!
No, gli ineffabili hanno fatto marcia indietro con la scusante che gli indiani hanno dato assicurazione di trattare bene nel frattempo i due militari (come se fino ad ora fossero stati trattati male) e di non applicare loro la pena di morte in caso di condanna; in realtà la marcia indietro è dovuta solo al fatto che ci sono state ritorsioni nei confronti del nostro ambasciatore, e pure in quel caso non abbiamo reagito, accettando passivamente.
Così gli altri paesi ci ridono dietro due volte: la prima perché non abbiamo mantenuto la parola data (i soliti italiani senza onore), la seconda perché abbiamo fatto marcia indietro al primo BAU che ci fanno (i soliti italiani vigliacchi e calabraghe).
In poche parole, i soliti italiani pasticcioni che non sanno mai come decidersi!
Grazie!
Ordinaria storia di “giustizia”
Che razza di giustizia è questa, che scarcera la corresponsabile dell’uccisione del tassista reo di averle investito il cane, condannandola al solo risarcimento del danno (risarcimento per una vita spezzata in modo barbaro ed assurdo?) e nel frattempo tiene dietro le sbarre un settantenne, Angelo Rizzoli, solamente indagato – quindi non ancora processato – per bancarotta fraudolenta, per di più gravemente ammalato, tra diabete, sclerosi a placche,cardiopatia dovuta ad ipertensione, mielopatia e pancreatite, ed al quale , in galera, hanno pure sottratto il bastone che gli è necessario per spostarsi e senza il quale è assolutamente incapace di muoversi?
L’ultima corsa
Non ce l’ha fatta, Pietro Mennea… Un tumore l’ha stroncato a circa 61 anni. Grande atleta, ma anche persona molto schiva, nonostante il suo record (il famoso 19’72” sui 200 metri piani) abbia resistito per oltre 17 anni…
Un pensiero…
Anniversario
“Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico sspesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita.”
(Alda Merini, La pazza della porta accanto).
Oggi sarebbe stato il suo compleanno…
Quelle come me regalano sogni,
anche a costo di rimanerne prive…
Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto…
Quelle come me tendono la mano
ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio di cadere a loro volta…
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro…
Quelle come me cercano un senso all’esistere
e, quando lo trovano, tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo…
Quelle come me quando amano, amano per sempre…
e quando smettono d’amare è solo perché piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita…
Quelle come me inseguono un sogno…
quello di essere amate per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero…
Quelle come me girano il mondo
alla ricerca di quei valori che, ormai,sono caduti nel dimenticatoio dell’anima…
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo…
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime…
Quelle come me sono quelle
cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla…
Quelle come me amano troppo,
pur sapendo che, in cambio, non riceveranno altro che briciole…
Quelle come me si cibano di quel poco
e su di esso, purtroppo, fondano la loro esistenza…
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero…
Quelle come me sono quelle che,
nell’autunno della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto…
Alda Merini
Felicità…
Questa è proprio bella…oggi sarà “obbligatorio” essere felici…ma chi è quel bel tomo che ha istituito la giornata della felicità?
piccolo problema quotidiano
Sono alla ricerca disperata di un tappo, uno di quei normalissimi tappi di gomma, bianca o nera, talvolta corredati da catenella, per chiudere lo scarico del bagno, ma sembra un’impresa pressocché impossibile.
Qualche giorno prima di recarci a Milano si era rotto il tappo automatico della vasca da bagno…
Poco male, ci siamo detti: siamo andati nel nostro negozio di idraulica per acquistarlo, ma al momento ci è stato detto che non era disponibile e che bisognava ordinarlo. Vabbè, lo ordiniamo e partiamo tranquillamente. Là ci raggiunge un sms del negoziante che ci informa che non è possibile ordinare il solo tappo, ma contestualmente bisogna ordinare pure lo scarico, la sostituzione del quale comporta naturalmente anche opere murarie, in quanto bisogna spaccare le piastrelle che ricoprono la vasca e sostituirle… Per sostituire un tappo avremmo dovuto spendere una cifra!
Col tubo!(è proprio il caso di dirlo).
Preferiamo aspettare che un’altra ditta ci fornisca il solo tappo automatico, però i tempi si fanno piuttosto lunghi. In attesa, per chiudere provvisoriamente la vasca, in quanto io preferisco il bagno alla doccia, cerchiamo appunto il normalissimo tappo… Peggio che andare alla ricerca del tesoro dei pirati.
Abbiamo girato per vari negozi di idraulica: qualcuno dei più vecchi ne aveva ancora qualche esemplare, ma di misura piccola, per i lavelli della cucina, ma per le vasche da bagno, assolutamente no! È un oggetto assolutamente introvabile, di questi tempi, probabilmente non lo vendono in quanto è un oggetto che costa poco e non c’è da guadagnarci molto, ordinandolo e tenendoloin negozio, anche perché ciascuna vasca ha la propriamisura…Allucinante… E tutto questo probabilmente è solo colpa del consumismoche impera di questi tempi…
18 marzo
Ieri stavo per scrivere che, nonostante il freddo, forse la primavera era finalmente arrivata. Le forsizie erano sbocciate e nel
prato era tutto un fiorire di mammole e pratoline..
E stamattina la neve!
questa è l’Italia
Bene, abbiamo finalmente i presidenti delle due Camere del parlamento. Lasciamo perdere le incavolature di Grillo il quale, conscio che alcuni dei suoi hanno votato per i due parlamentari, rispettivamente del PD e del SEL, va concionando che i “traditori” devono dimettersi…cosa si aspettava? Che tutti seguissero pedissequamente i suoi diktat? Le urne non possono parlare e perciò nemmeno svelare chi siano i dissidenti… e l’onestà intellettuale (chiamiamola pure così) dei grillini si sta dimostrando una pura utopia, e che quindi il mandato di chi li ha ingenuamente eletti è stato disatteso e continuerà ad esserlo!
Mi voglio soffermare invece sulla neo eletta presidente della Camera…Boldrini..Boldrini…mi ricordava qualcosa: ed eccola: figlia di quel tale Arrigo Boldrini, morto nel gennaio del 2008, chiamato anche comandante Bulow, ricordato da Pansa nel suo libro “Il sangue dei vinti”. Personaggio molto discusso e controverso, autore nel 1945 dello sterminio di circa 300 cittadini di Ravenna, la sua città, quando i “suoi” della brigata Garibaldi sterminarono uomini ritenuti collaborazionisti, seviziarono, stuprarono e quindi uccisero molte donne fasciste o ritenute tali, o mogli e compagne di fascisti, e non risparmiarono nemmeno ragazzi in giovane età. Lo stesso era accaduto in provincia di Padova, a Codevigo, dove ci furono altre 120 vittime sempre ad opera di Bulow e degli altri “garibaldini”.
Decorato, per meriti partigiani, con la medaglia d’oro…
Non un semplice eroe partigiano, dunque, ma anche il responsabile di tante vittime innocenti. Parere mio personale, beninteso. Sia ben chiaro che le “colpe” dei padri non debbono ricadere sui figli..
( http://italpag.altervista.org/9_b_storia/storia18.htm )
ps. solo ora ho trovato notizia che la presidente della Camera non è figlia del suddetto Bulow.
Lascio comunque il post, a testimonianza di quante nefandezze si sia macchiato un uomo che viene ancora onorato quasi fosse un eroe.
E se…
… chiudessimo a chiave chi di dovere per mettersi d’accordo su chi sarà il prossimo presidente del consiglio?
Col papa funziona!
Una normale mattinata a Milano
Ci rechiamo alla solita fermata della Metrò 1, la rossa,
e subito c’è spettacolo. Due giovanottoni robusti corrono verso un ragazzo extracomunitario che staziona con fare indifferente dove si fermano le ultime carrozze. Pensiamo ad una rissa, invece è solo un arresto operato da agenti in borghese. Durante il viaggio, piuttosto lungo, veniamo “rallegrati” da un uomo che suona la fisarmonica, poi da un altro, accompagnato da un bimbo di forse tre anni, che chiede da mangiare per i suoi figlioletti, quindi ancora da una ragazza che canta accompagnata da un registratore che si porta a tracolla, infine da un poveraccio senza braccia che chiede l’elemosina. Alla fermata in cui scendiamo, l’immancabile zingara, anche questa accompagnata da bimbo in tenera età.
Durante l’ultimo periodo della giunta Moratti, questi episodi erano diventati sporadici. Spariti i bazar improvvisati sui marciapiedi, chiusi molti campi Rom irregolari, recintati i sottopassi dei cavalcavia per evitare insediamenti abusivi dei nomadi, aumentata la vigilanza urbana a mezzo di vari presidi mobili delle forze dell’ordine. Ora tutto è stato vanificato dalla nuova giunta Pisapia. L’attuale sindaco infatti ha voluto esportare il “modello via Padova” in tutta la città, con risultati visibili. Chi conosce via Padova, ed io ce l’ho praticamente dietro casa, risiedendo in viale Monza, sa che è un miscuglio di etnie. L’iniziale popolazione egiziana, che si occupava principalmente della vendita di tappeti, è stata scalzata dalle nuove ondate migratorie: tunisini, marocchini, cinesi, filippini e sudamericani convivono non troppo pacificamente tra loro, e i pochi milanesi in quella zona praticamente sono invisibili e quasi non osano uscire di casa, specialmente di sera.
In centro (piazza Duomo, Galleria, corso Vittorio Emanuele, il Castello, perfino nelle vie della moda), è tutto un viavai di cinesi che cercano di rifilarti sciarpe finto Burberry o giocattoli telecomandati, nordafricani che offrono rose, africani che vendono braccialettini portafortuna o libri…
Ogni due passi ne trovi uno. Non posso dar torto ai tedeschi ascoltati in Galleria che, continuamente importunati, commentavano sfavorevolmente, pensando di non essere capiti, che certe cose da loro non accadono. Ed in effetti, nei miei recenti viaggi tra Amburgo, Dresda, Francoforte, Stoccarda ed altre città non ho mai assistito a spettacoli del genere.
Capisco il console americano che qualche settimana orsono invitava i suoi connazionali a non venire a Milano: c’era un po’ di esagerazione, certo, ma il succo è che la città sta pian piano peggiorando…
Certo, la città, per Expo 2015, si sta facendo sempre più bella. Dopo il grattacielo con relativi annessi di corso Como, tra i quali una piazzetta sopraelevata con laghetto e giochi d’acqua,
è stato completato anche il Diamantone,
gli altri edifici sono pure loro a buon punto (anche se devo ancora vedere quelli in zona ex Fiera, verso piazza Giulio Cesare), la M5 lilla, interamente automatizzata è entrata finalmente in funzione, però tutto questo non è sufficiente se ai cittadini ed agli ospiti che verranno per quella importante occasione non verrà garantita la necessaria sicurezza.
(Le immagini di corso Como le ho scattate col cellulare, le altre sono prese da internet)
Fantapolitica
Ho visto alcuni pezzi dei collegamenti in streaming dei grillini, che si presentavano per la prima volta. A molti hanno ricordato le sedute degli Anonimi Alcolisti o quelle di autoanalisi… E molti hanno paragonato Casaleggio a Rasputin, che influenzò non poco lo Zar di Russia.
A me, appassionata di fantascienza ed in particolar modo della serie di Star Trek, Casaleggio ricorda l,Unimatrice, ossia la Regina dei Borg, l’unica entità pensante di quel popolo, i cui componenti hanno un’unica identità, un unico pensiero…ed anche la loro frase “Ogni resistenza è inutile, verrete assimilati”, ha strane analogie con il motto dei grillini “Arrendetevi, siete circondati”. (per non parlare poi di quel loro chiamarsi “cittadini” che tanto ricorda il Terrore dei tempi di Robespierre).
In poche parole, Casaleggio è la mente che tutto ispira e tutto decide, anzi, comanda la collettività, mentre Grillo è solamente il portavoce del suo pensiero. A riprova di questo due considerazioni. La prima che il comico riciclatosi come politico, a suo tempo era contrarissimo ai computers, tanto da spaccarli sul palcoscenico durante i suoi spettacoli,
mentre ora comunica solo via internet, ed il web si è rivelato la sua arma vincente; la seconda, più importante ancora, è che sempre tempo addietro, Grillo seguiva il pensiero di Auriti, il teorico dei SimEc che combatteva contro il signoraggio,
mentre adesso va propugnando l’abolizione del contante, quindi i casi sono due: o si torna al baratto, o ci adeguiamo alla moneta elettronica, consegnandoci mani e piedi alle banche. Del resto Casaleggio è un uomo legato a varie multinazionali, quali Marriot, Pepsi Cola, JP Morgan. Inoltre si propone quasi fosse un nuovo Nostradamus, vaticinando scenari apocalittici per gli anni venturi, tra distruzioni e guerre mondiali, (altro che le profezie dei Maya), cui seguirà un nuovo ordine mondiale detto “Gaia”, dal nome ancestrale della Terra, considerata un pianeta vivente. Inoltre parla dell’abolizione di libri e giornali che dovrebbero essere soppiantati dalla rete che gestirà una intelligenza “collettiva” (e qui ritorno a pensare ai Borg), in poche parole una dittatura di stampo orwelliano, con un Grande Fratello che controlla e guida ogni nostra mossa….
Allucinante!
http://www.ioamolitalia.it/editoriale/grillo-e-casaleggio-promotori-della-dittatura-informatica.html
http://www.ilgiornale.it/news/interni/casaleggio-guru-grillo-che-vuole-ricreare-mondo-892030.html
Consiglieri
Gran parte del successo del M5S, oltre allo spendersi di Grillo in tutte le piazze con il suo Tsunami tour, è dovuto a Casaleggio, vero deus ex machina del movimento, che ha programmato tutto per far conoscere e trionfare alla grande i grillini.
Non altrettanto bene è andata ai suoi avversari, che hanno dato retta a guru anche se di peso. Monti ad esempio, fidandosi di Roberto D’Alimonte, che lo accreditava per un 15% dei consensi, con trend in salita, aveva interpellato due grossi nomi della comunicazione (gli stessi usati da Barak Obama) per guadagnare il consenso degli elettori. Il primo, Martin Sorrel, gli ha consigliato di mostrare più decisione, di essere meno “grigio” e più umano, tanto da costringerlo a fare una piccola e parziale marcia indietro sul problema delle tasse che, inizialmente intoccabili, potevano invece essere gradualmente ridotte, ma in questa fase si è dovuto scontrare con Berlusconi che prometteva di tutto e di più.
Il secondo, David Axelrod, lo ha invitato ad attaccare gli avversari, screditandoli, e qui si è vista una nuova faccia mai conosciuta del presidente del Consiglio, visibilmente poco a suo agio in questa veste. Nessuno dei due ha invece considerato i compagni di viaggio che affiancavano Monti, ossia Casini e Fini, veri esponenti della vecchia politica che contrastavano con il programma di rinnovamento voluto da “Scelta civica”. L’ambizione e la voglia di protagonismo hanno tarpato le ali al suo movimento che alla base non aveva nemmeno un consenso popolare, anche perché Monti è stato visto come un vassallo della Merkel in Italia.
Bersani invece si è affidato a Miguel Gotor, storico moderno, che spesso gli ha consigliato giri tortuosi, prima offendendo e poi blandendo Grillo, scatenando l’ironia di quest’ultimo. Se le espressioni colorite di Bersani (smacchiare giaguari e pettinare bambole) sono farina del suo sacco e frutto del suo substrato sociale di estrazione popolare, non si sa chi gli abbia suggerito le altre più “rampanti”, quali “li sbraneremo” e “non siamo mammolette” che ha sfoderato in campagna elettorale. Anche perché ha mostrato un atteggiamento ondivago che partiva dalle offese per giungere alla conclusione che Grillo era una costola della sinistra (espressione per altro già usata a suo tempo da D’Alema nei confronti della Lega, per convincere Bossi a fare il ribaltone).
Insomma, in questa campagna elettorale e in quel che ne segue per cercare di formare uno straccio di maggioranza che riesca a governare, se ne sono sentite di tutti i colori… E mi sa che siamo solo all’inizio
Milano, 1 marzo
Siamo stati a vedere i dipinti della collezione Netter, della quale riferitò in seguito.
All’uscita, una vera sorpresa, una serie di dipinti di Bob Dylan. Lo conoscevo come cantante, autore, poeta, ma pittore proprio non lo supponevo. Ventitré quadri di grandi dimensioni, di forte impatto visivo, un paio con soggetti fortemente erotici, altri raffiguranti personaggi comuni di una New Orleans anni ’40-50, quali un regista cinematografico, un pastore negro, alcuni coristi in una chiesa, una seduta dal barbiere, un ballo in maschera.
Lo stile è molto personale, quasi fumettistico, tinte scure che ricordano la terra, neri, grigi, marroni, evidenziati da qualche riga bianca o beige. Solo gli ultimi quadri, raffiguranti una villa (sembra), sono a colori.
Qualcuno ha criticato l’artista perché i soggetti non sono “originali” , ma tratti da fotografie dell’epoca, resta però il fatto che lo stile ha una sua personalità, un tratto “forte”, ben delineato.
Una passione che l’artista ha sviluppato anni fa, nel 1966, mentre era immobilizzato a causa di una caduta dalla motocicletta. Molte delle sue opere sono esposte alla Galleria Gagosian di New York, anche se molti critici hanno snobbato le sue esposizioni, proprio per il fatto che sono copie di fotografie, però l’artista non se ne è rammaricato più di tanto, in quanto tiene maggiormente al giudizio della gente comune, e proprio per questo motivo desidera che le sue mostre siamo sempre gratuite.
Artista dunque molto eclettico, tanto da aver pure meritato il premio Pulitzer 2008, per l’impatto che hanno avuto i testi delle sue canzoni sulla cultura popolare americana. E peccato solo che le ue canzoni non siano state messe come sottofondo musicale della sua mostra.
Ancora a Milano
Domenica 24 febbraio
Alle otto meno un quarto eravamo già al seggio, siamo stati i primi ad arrivare ed abbiamo quindi dovuto aspettare che tutte le operazioni preliminari fossero concluse. Appena usciti dal seggio, è iniziato a nevicare. Un turbinio di fiocchi che ci ha accompagnato durante tutto il viaggio, tranne il pezzo non in autostrada, da Affi a Valeggio. Mi piace la neve, che sembra venirci incontro mentre si viaggia, accompagnati dal rumore monotono, quasi ipnotico del tergicristallo, ed evidenzia tutte le geometrie dei filari di viti nei campi che costeggiano la strada. Verso Brescia i fiocchi si sono infittiti e la Franciacorta era quasi irriconoscibile, completamente imbiancata, dove il candore dei campi si congiunge a quello del cielo. Una piccola incavolatura per via dei soliti automobilisti: c’è poco da dire: in Italia puoi fare autostrade a 5 corsie, ma quasi tutti viaggiano sulle ultime due, e noi tranquilli sulla cosiddetta corsia “lenta” li superavamo (non “sorpassavamo”)allegramente.
Arrivati in città nevicava ancora, ma poco dopo la neve si è trasformata in un fastidioso nevischio proprio mentre scaricavamo i bagagli.
Abbiamo portato l’auto in garage, fatta un po’ di spesa al solito supermercatino vicino casa e poi sono iniziate le nostre usuali camminate, gorivagando senza meta. In viale Monza, uno strano accostamento…. sacro e profano!
Lunedì 25 febbraio
E’ una tipica giornata milanese, fredda, umida, piovosa, uggiosa…. abbiamo solo girato per negozi alla ricerca dei nostri soliti DVD di film introvabili sulle reti televisive, anche su quelle a pagamento. Qualcosa ogni tanto si riesce a vedere sul canale di Iris o Rai Movie, ma molto poco, quindi tanto vale cercarli e comperarli: è come avere una biblioteca a nostra disposizione, film da vedere come e quando si vuole.
Martedì 26 febbraio
Il nostro solito appuntamento alla trattoria la Madonnina, perché martedì è il giorno dell’ossobuco con il risotto, e non potevamo certo mancare. Poi in giro verso porta Ticinese, dove ho scperto altre due saracinesche decorate con i visi di don Gallo e del Faber…indimenticabile.
Cosa ne pensate?