Dieci anni fa..
Oggi sono dieci anni, dieci anni che ci manca, con la sua ironia e la sua dissacrazione. Lui aveva previsto tutto, tanto, tanto tempo fa. Riascoltando le sue canzoni ed i suoi monologhi, ci si rende conto di come avesse già precorso i tempi.
Qualcuno era comunista
Io non mi sento italiano
Destra – Sinistra
Non insegnate ai bambini
La libertà
…tutti concetti trasportati in musica e permeati da un pessimismo colmo di disillusione. Una visione di come si era evoluto, in peggio, il mondo (involuto, allora), e come, purtroppo, continua a peggiorare. Naturalmente ogni riferimento all’attuale situazione politica è assolutamente voluto… Chissà cosa ci canterebbe oggi il signor G., che direbbe dei dinosauri che ritornano e di quelli che non mollano, dei magistrati “imparziali” che si buttano in politica… Irriderebbe tutto e tutti, noi, polli di allevamento, con il suo stile inconfondibile, con la sua voce particolare, con la sua faccia strana, la sua chitarra. Vorrei che fosse qui, di nuovo tra noi, questo cantastorie moderno dei nostri tempi… ci manchi, signor G.
http://www.giorgiogaber.org/index.php?page=biblio-vedilib&codArt=29
ancor di piu’ vale quanto scritto dall’altra parte .senza niente togliere al sor Giorgio quanto sarebbe bello fosse solo un beccamorto . (purtroppo mi sa che tu c’ha ragione da vendere ) ma almeno oggi non ci voglio credereeeeeee . ciao ciao
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1 gennaio 2013 alle 10:43
mi piace quel !almeno per oggi”…e sia! almeno per oggi non pensiamoci 🙂 e visto che a mezzanotte abbiamo brindato con champagne, ecco una vecchia canzone del signor G., anche se personalmente avrei preferito brindare con un Asti nostrano…
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1 gennaio 2013 alle 16:18
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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1 gennaio 2013 alle 11:10