La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per novembre, 2012

Chi fa la spia non è figlio di Maria….

Non chiamatelo redditometro, ma accertamento sintetico (sic) come ha detto qualche giorno fa ad un telegiornale una dotta dottoressa dall’aria altezzosa , ossia una con la puzza sotto al naso.

Redditometro, redditest, accertamento sintetico o come cavolo ancora vogliamo chiamarlo, il risultato non cambia. Lo Stato spia i nostri conti e spetterà a noi dimostrare che le spese che sosteniamo sono congrue con le nostre entrate. Tempi duri per i rapinatori, gli estorsori, i sequestratori e malavitosi vari che dovranno spiegare al fisco con quali soldi hanno comperato gli yacht, le Ferrari e le Maserati? Certamente no, perché i natanti e le auto solitamente sono intestate a prestanome o a società… Tempi duri per i politici che malversano? Ancora no, perché i soldini sono già stati investiti da tempo in attività legali o in immobili vari. E allora? I controlli ricadranno sempre sui poveri cristi, che però saranno aiutati nel conteggio da un apposito modello da scaricare da internet per verificare se i loro comportamenti sono virtuosi o meno. E vaglielo a spiegare al Befera e compagni che se hai cambiato l’auto è perché volevi sputtanarti la liquidazione, a costo di mangiare pane e cipolla per il resto della tua esistenza pur di cavarti una volta tanto uno sfizio…

Porcaccia la miseria, sarò padrona di spendere i miei soldi come cavolo voglio o devo chiedere il permesso alla cricca che ci governa? E quanto MI è costato, in quanto contribuente, il software dell’agenzia delle entrate e quanto MI costeranno i controlli effettuati dagli impiegati ai quali spetterà una fetta del recuperato a titolo di incentivo economico? Questo sì che mi rompe le scatole… Anche perché i soliti continueranno ad evadere e rubare impunemente!


Ritorno alla base

 

Mai come questa volta non vedevo l’ora di tornarmene a casa. Mai come questa volta abbiamo avuto tutta una serie di coincidenze sfavorevoli (iniziando dalle influenze) che, pur costringendoci a fermarci una settimana in più, non ci ha permesso di partecipare a molte cose che avevamo programmato o, almeno di girare per la città visto che le giornate erano anche molto belle. Però, come si dice, casa, dolce casa…e la prossima volta, speriamo meglio.


Un paradiso di bugie

Nonostante il parere contrario di tanti (Draghi e la BCE, l’Istat, la Confindustria con la Confesercenti, la CGIA di Mestre etc etc), il premier continua a dire che, dal tunnel, si intravede una luce (Dio non voglia che non sia quella del treno che sta per sopraggiungere e travolgerci tutti), e con questa sua convinzione si è recato in Medio Oriente in cerca di investitori e dice pure di averli trovati.

Mah… A parte che più di investitori parlerei di acquirenti che cercano di accaparrarsi a buon prezzo i nostri gioielli del made in Italy, il cui nome ha ancora un brand positivo sul mercato mondiale, mi chiedo chi possa avere il coraggio di investire veramente nel nostro disgraziato paese, dove la tassazione ormai è giunta al massimo, il mercato del lavoro è ingessato, gli esercizi continuano a chiudere vanificando la ricerca del lavoro da parte dei giovani, l’esercito dei licenziati va ingrossandosi sempre di più e dove la burocrazia ostacola la libera iniziativa imbrigliandola tra migliaia di regolamenti, leggi e disposizioni varie.

Monti, che non può candidarsi, ma nulla vieta che venga nominato ancora premier, se ne sbatte, altrettanto fanno i partiti, tutti presi dalle primarie (buffonata da ambo le parti). Il naufragio del Titanic è vicino, ma l’orchestra continua a suonare!


Il sacrificio…

Lei si sacrificherebbe molto volentieri, ma solo se il partito glie lo chiede e, nel frattempo, domanda una deroga per poter essere rieletta, perché non ci sta ad essere rottamata da Renzi (che lei definisce “figlio di Berlusconi”…sic!).. e non si rende conto che ormai è solo una ribollita toscana!


La scalogna continua

Ed ora che finalmente cominciavo a sentirmi meglio e le giornate sono belle ed assolutamente non fredde, è toccato a mio marito beccarsi l’influenza…Certo che una trasferta del genere nessuno se la sarebbe sognata. Da domenica avremmo dovuto essere già di ritorno, invece eccoci ancora qui a Milano, inchiodati dai maledetti virus.Beh, passerà…non so quando, ma passerà.


Moriremo di burocrazia

Dal Blog di Nicola Porro

Ricevo da un commensale (che ringrazio) una circolare dell’agenzia delle entrate che è meglio di un trattato di cinquecento pagine, o di un’indagine dei professoroni, sul motivo per il quale l’Italia e l’Europa, se continua così, sono morte. Morte. O diciamo meglio. Se continua così l’unica nostra forma di difesa diventa la ribellione civile.
Delle tasse abbiamo parlato. Ma quasi peggio di esse sono le leggi, le norme, i regolamenti, la burocrazia che ci ammazza. I solerti funzionari, che pagati da noi, ci dicono cosa dobbiamo fare nel minimo dettaglio. Perfino come trattare fiscalmente le patatine fritte. A questo siamo arrivati. Leggere per credere.

OGGETTO: IVA – Cessioni patate prefritte surgelate – aliquota applicabile –
Consulenza giuridica – D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
Con la richiesta di consulenza giuridica indicata in oggetto, ALFA ha
chiesto chiarimenti in merito all’applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 4 per cento alle patate prefritte surgelate, ai sensi del n. 6) della Tabella A, parte II, allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 633.
Quesito ALFA aderisce a Confindustria e rappresenta sul piano nazionale molti e differenziati settori produttivi, tra cui quello dei prodotti surgelati.

Sotto il profilo della qualificazione, per “patate prefritte surgelate” si
intende il prodotto composto esclusivamente da patate che hanno subito un
trattamento di prefrittura e successivo surgelamento.
Pertanto, il prodotto si presenta senza aggiunta di ingredienti diversi da
patate e olio e perciò si distingue da quello preso in considerazione dalla
risoluzione 9 febbraio 2004, n. 13, ossia dalle patate prefritte alle spezie
(ingredienti: patate, olio vegetale, olio extravergine di oliva, sale, spezie – rosmarino, aglio e salvia – e aromi naturali) alle quali è stata riconosciuta applicabile l’aliquota IVA del 10 per cento, ai sensi del punto 70) della Tabella Direzione Centrale Normativa A, parte III, allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 633 [ortaggi e piante mangerecce (esclusi i tartufi) preparati o conservati senza aceto o acido acetico (v.d. ex 20.02)].

Parere dell’Agenzia delle Entrate
In merito all’aliquota IVA applicabile alle cessioni del prodotto “patate
prefritte surgelate”, descritto da ALFA, sulla base del parere tecnico rilasciato ad ALFA dall’Agenzia delle Dogane con nota prot. n. … del … marzo 2012, allegata all’istanza, si esprimono le seguenti considerazioni.
Il prodotto in questione, definito “patate prefritte surgelate”, consiste in
patate surgelate previamente sottoposte ad un processo non più complesso della semplice prefrittura, senza aggiunta di altri ingredienti oltre a patate e olio.
Secondo l’Agenzia delle Dogane, “I prodotti sopra descritti, così come
peraltro confermato da numerose Informazioni Tariffarie Vincolanti rilasciate
recentemente sia dall’Italia che da numerosi stati della Comunità Europea, sono da classificare al codice NC 2004 1010 come “altri ortaggi e legumi preparati o conservati ma non nell’aceto o nell’acido acetico, congelati, diversi dai prodotti della voce 2006; – Patate: — semplicemente cotte”.
A tale classificazione l’Agenzia delle Dogane è pervenuta anche tenendo
conto di quanto indicato dalle Note esplicative alla Nomenclatura Combinata,
che proprio al codice 2004 1010 precisano testualmente: “rientrano in
particolare in questa sottovoce i prodotti di cui alle note esplicative del SA [Sistema Armonizzato di designazione e di codificazione delle merci, ndr], voce 2004, secondo comma, punto 1”. In base a quest’ultimo punto, tra i prodotti più frequentemente posti in commercio della voce 2004.10 (Patate) rientrano le patate (fritte) interamente o parzialmente cotte nell’olio e poi congelate.
La stessa Agenzia delle Dogane precisa, altresì, che, diversamente dal
prodotto cui si riferisce la risoluzione n. 13/E del 2004, nel caso di specie non vi è alcuna aggiunta né di spezie né di altre erbe aromatiche.
Tanto premesso, per quanto concerne l’esatta individuazione dell’aliquota
IVA applicabile alla commercializzazione di tali prodotti, si rileva che il n. 6) della tabella A, parte II, allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 633, prevede l’applicazione dell’aliquota IVA del 4 per cento per “ortaggi e piante mangerecce, anche cotti congelati o surgelati”, richiamando la voce doganale 07.02.
Come precisato dall’Agenzia delle Dogane, “la voce 0702 500 (patate)
con l’entrata in vigore il 1° gennaio 1988 della nuova Nomenclatura Combinata, è stata suddivisa in due nuove voci, la 0710 1000 e la 2004 1010”. In particolare, la voce 0710 1000 individua le patate nell’ambito della voce che comprende gli “Ortaggi o legumi, anche cotti, in acqua o al vapore, congelati”, mentre gli stessi ortaggi o legumi preparati o conservati con procedimenti diversi dalla cottura in acqua o al vapore, rientrano nel Capitolo 20 e, nello specifico, la patate, come sopra ricordato, rientrano nella voce 2004 1010.
Pertanto, in base al richiamo contenuto nel n. 6) della Parte II della
Tabella A alla citata voce doganale 07.02 – corrispondente alla voci 0710 1000 e 2004 1010 della tariffa doganale vigente (Taric), nella quale, in particolare, l’Agenzia delle Dogane ha fatto rientrare il prodotto “patate prefritte surgelate” senza aggiunta di altri ingredienti oltre patate e olio – alle cessioni dei citati prodotti surgelati si rende applicabile l’aliquota IVA del 4 per cento.

IL DIRETTORE CENTRALE

 

Conclusione:  Rido, per non piangere


Iniziativa de il Giornale

Paghiamo noi le spese legali e le cure mediche agli agenti coinvolti negli scontri coinvolti e indagati per gli scontri al corteo studentesco di Roma del 14 novembre.

Paghiamo noi le spese legali e le cure mediche agli agenti coinvolti negli scontri coinvolti e indagati per gli scontri al corteo studentesco di Roma del 14 novembre.

Ecco tutti gli estremi per sostenere l’iniziativa:

Intestatario: Società europa di edizioni SPA – Donazioni pro poliziotti
Banca Popolare di Sondrio

Iban: IT74 T 05696 01600 000070000X96


Come al solito…

Come immaginavo, è finita nel modo solito: forze dell’ordine indagate, facinorosi a casa. Sono perfino stanca di scriverlo, anche perché su vari mass media sono finite inizialmente immagini che nulla avevano a che fare col nostro paese e/o con la manifestazione in oggetto. E vedendo le immagini delle manifestazioni tenutesi in altre parti d’Europa, dico che i nostri hanno manganellato anche poco. Ma è mai possibile che certi delinquenti si proclamino pacifici, se poi si recano in corteo con caschi, spranghe, bastoni, candelotti e molotov, se va bene solo bombolette spray… E poi che cavolo c’entrava l’attacco alla Sinagoga? E la Tav? E spaccare vetrine o danneggiare automobili, magari appartenenti a qualche povero diavolo non in grado di acquistarne un’altra? E Grillo che fomenta tutto, mestatore che non è altro.

Ovvio che davanti a tante violenze ci scappino delle ritorsioni non propriamente ortodosse, ma quando ti vedi un collega con la faccia sanguinante, mantenere la calma è difficile, molto difficile. E chissà perché, come nel gioco del calcio, la reazione è punita più severamente del fallo. Ed i bollettini diramato dalle forze dell’ordine sembrano resoconti di guerra: 5 agenti feriti a Milano, 1 grave a Torino sprangato con una mazza da baseball dai manifestanti ” pacifici”, 2 a Padova,altri 2 in val di Susa. I contusi non si contano…

Una magistratura sempre troppo permissiva con i facinorosi (gli 8 fermati sono già fuori) ma pronta ad incriminare la polizia, dall’ultimo degli agenti fino alle più alte cariche. Ci si mette pure la Cancellieri che ha promosso, giustamente, un’indagine sui poliziotti ma, e questa frase mi ha fatto imbestialire, poliziotti che hanno infierito su inermi manifestanti che in alcuni casi hanno agito da squadristi. Eh nom cara signora ministra, se fossero stati inermi non avrebbero agito neppure per un momento da squadristi. Ed ora aspettiamo l’esito delle indagini sui cattivi poliziotti e sui lacrimogeni di via Arenula, perché nel frattempo i bravi e pacifici dimostranti sono nuovamente a casa a giocare con il Nintendo ed a scrivere cavolate su FB.


Mass media

A fronte del guru Grillo (o della sua “anima nera” Casaleggio) che proibisce ai suoi di apparire sugli schermi televisivi pena l’esclusione dal Movimento 5 Stelle (si potrebbe obiettare che è una mancanza di democrazia, ma gli iscritti ne sono preventivamente a conoscenza), c’è il PD che, dopo anni ed anni di ostracismo a queste forme di comunicazione, sembra invece averci provato gusto ad apparire in tutti i talk show ed a cimentarsi nei confronti all’americana ( beh, alla russa non potevano di certo). E’ la faccenda del confronto che mi stupisce, perché le apparizioni nei vari spettacoli televisivi ormai non si contavano più: dai talk alle previsioni del tempo di Fazio o alle trasmissioni calcistiche, sono diventati tutti dei prezzemolini… Quando utilizzare le “armi” tipiche del nemico ( sempre sbeffeggiato per questo) diventa utile se non addirittura necessario. Solo che fa sorridere leggere sulle varie agenzie di stampa il nome del presunto vincitore del confronto. Su alcune c’è stato un sostanziale pareggio Renzi-Bersani, su altre il vero vincitore sarebbe Vendola. Puppato e Tabacci invece non pervenuti….

Io so solo una cosa: se avevo un remoto pensiero di poter votare Renzi, all’idea di ritrovarmi un Vendola che in fatto di amministrazione è meglio che lasci fare ad altri, visto come è indebitata la Puglia,senza dubbio l’ho cancellato dalla mente. 


diffidare delle imitazioni :-)

Giuro, quando ho visto la locandina su internet, ho creduto che fosse davvero un fotomontaggio di quelli che girano su Facebook. Poi, su Fuga da Polis, leggo che è davvero la pagina di presentazione del sito del Partito Democratico.

Un rapido controllo…Allora, mi è scappata una risata irrefrenabile.

Già, proprio loro che criticavano tanto i metodi di comunicazione di Berlusconi sono caduti così in basso, con una vignetta che più becera non si può…ed infatti sono fiorite le imitazioni (ma la più carina non sono riuscita a trovarla, peccato). (trovata ed aggiunta…i Power Rangers..hahaha)

Foto: E' iniziata l'epoca della satira digitale. Addio matita...


Si riprende…

Oggi, finalmente, il grande giorno: si esce!

Prima ovviamente bisogna passare alla fase “trucco”. Un uomo non può immaginare cosa significhi il ritocco che una donna si dà prima di uscire: il restauro della Cappella Sistina è poca cosa al confronto, specie se si esce da un periodo travagliato come quello derivante da una settimana di influenza.

Bisogna anche essere attenti alle dosi: troppo fa un effetto mascherone che si scioglie con risultati incresciosi. Troppo poco nemmeno va bene, praticamente non serve a nulla. Ed allora via con un poco di fondotinta, seguito da una leggera spennellatura di fard per nascondere il pallore, un poco di rimmel e sono pronta.

Inizialmente c’è l’effetto “ubriacatura” dato dal ritrovato contatto dell’aria fresca (per fortuna oggi la giornata è bella) e pure dalla debolezza dovuta a tanti giorni di febbre, poi piano piano mi sono ripresa, non sono ancora al meglio), fino ad arrivare al solito ristorantino dove, finalmente, dopo giorni di verdura, frutta e spremute, mi son gustata un semplicissimo piatto di spaghetti..mai sembrati tanto buoni! Ed infine, senza strafare, una passeggiata di un’ora e mezzo circa, una sosta in libreria (e te pareva!) ed il ritorno a casa. Domani mi sa che riprendo alla grande, mi devo rifare di questi giorni di inattività.


Una settimana da incubo

Sembrava troppo bello che tutto dovesse andare bene. Lunedì sera avremmo dovuto andare a cena fuori, ma già nel pomeriggio non stavo bene. La mattina seguente, tosse, raschio in gola quasi avessi dentro una grattugia, febbrone e la sensazione di essere stata investita da un camion. Se cercavo di parlare, la voce sembrava venir fuori dall’oltretomba. Giorno dopo giorno sempre peggio. Adesso mi guardo allo specchio e vedo una faccia slavata ma con occhi e naso rossi, quasi avessi fatto una notte di bagordi. Invece sono in overdose di Aspirina, Froben e Iodosan gola…

Giorni passati ciondolando tra divano e letto, leggiucchiando qualcosa sui quotidiani, ma mi stancavo subito. E fuori c’erano giornate bellissime! Ma dico io, aspetto da tempo di venire a Milano per fare un sacco di cose,ed invece sono costretta a stare qui ad annoiarmi nei rari momenti in cui sono sveglia e mio marito pure è costretto a questa reclusione. Se almeno passasse la tosse sarei già contenta. L’altra sera a dire il vero l’ho mandato a forza dai parenti, e pure stasera lo manderò ad Assago. Il fatto che io non possa uscire non deve essergli di impaccio: non sto bene, ma mica son moribonda!

Erano anni che non prendevo una simile batosta. Oggi comuque è stato il primo giorno in cui la temperatura è scesa sotto i 38 gradi. Speriamo domani…


Primi giorni a Milano

Giornate intense di shopping, e la sera arriviamo a casa stanchissimi.

Il Naviglio oggi è vuoto, e l’alveo è sporco e fangoso, una vera delusione, anche perché c’è quell’acquerugiola noiosa che non sai se piove o meno. Non apri l’ombrello ma ti ritrovi comunque bagnato, con l’umidità che letteralnete si appiccica alla faccia ed ai vestiti: tipiche giornate milanesi, insomma. Comunque, niente di peggio che vedere, in una giornata uggiosa come questa, i canali privi d’acqua, che assomigliano tanto a delle fogne a cielo aperto. Però il passeggio lungo il Naviglio Grande c’è comunque… Ed ho scoperto una simpatica iniziativa: partecipare alla confezione di una sciarpa con un manufatto (ai ferri, all’uncinetto o intreccio), largo 30 centimetri e lungo almeno 40. Poiché c’è tempo fino al 2015, e dato che a casa ho molti gomitoli avanzati, ho deciso di partecipare.

Sono anni che non sferruzzo, ed è l’occasione buona per riprendere i ferri in mano e nel contempo aderire a questa iniziativa. Preparerò il mio segmento a Bolzano per consegnarlo in occasione del prossimo ritorno.

http://www.cct-seecity.com/2011/07/maria-teresa-e-la-sciarpa-per-il-naviglio/


Sul ponte di Messina…bandiera bianca

Che mi importa se stai male…che mi importa se sei un invalido o un malato cronico…quel che interessa è portare avanti il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, altrimenti si dovranno pagare 300 milioni di penale alle imprese che sono coinvolte nell’opera.

Bisogna infatti verificare “la fattibilità tecnica e la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilità” (prego tradurre in linguaggio comprensibile).

Tra una cosa e l’altra son ben 33 anni che si spendono soldini senza aver fatto nulla di concreto, tanto da essere sotto osservazione da parte della Corte dei conti.

Dal 1986 al 2008 solo per stipendi (un centinaio di persone dai 25 impiegati iniziali) ed affitti è costata 200 milioni di euro. I gettoni di presenza del CdA sono passati da 520 mila euro del 2002 ad oltre un milione e mezzo del 2006.

Non parliamo delle consulenze, con le motivazioni più strane.

< Accertare l’impatto emotivo del ponte sugli abitanti delle due sponde tramite una “Indagine psico-socio-antropologica sulla percezione del ponte presso le popolazioni residenti nell’aria interessata alla costruzione” >.

<Monitoraggio sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque dello Stretto e sulle possibili relazioni con i flussi migratori dei cetacei> affidato all’Università di Messina.

<Investigazione radar delle specie di uccelli migratori notturni catalogando con la massima precisione le quote di volo, le planate e le picchiate> da eseguirsi a cura dell’istituto Ornitologico svizzero.

Solo nel 2005 queste consulenze sono costate oltre 5 milioni di euro.

Adesso Passera definisce il Ponte “opera non prioritaria” e Clini ha spesso affermato che non esiste l’intenzione di riaprire le procedure per realizzare l’opera.

Ed anche se venisse realizzato, la rete stradale siciliana non è certo delle migliori!

Nel frattempo paghiamo questo inutile carrozzone, destinandogli i fondi che dovevano essere impiegati per l’assistenza ai malati ed agli invalidi.

Ah, nonostante i soldi spesi (o dilapidati) fino ad ora, il sito della società http://www.strettodimessina.it risulta inagibile per manutenzione e/o aggiornamento dello stesso.

Grazie a tutti i politici ed al nostro attuale Governo!


il cinese

Se lo scassone e’ il vecchio HP che uso solo a MILANO, il cinese e’ l’Huawei preso con i punti Vodafone. E lo maledico! !
Proprio ora che mi serve non si collega ad internet si posiziona in modalità aereo da solo e posso usarlo solo. se c’e’ una LAN disponibile come ora …