Soliti fatti di solita cronaca.
Dire che sono arrabbiata è troppo poco. Quando un ventenne diretto ad un rave-party bastona un tutore dell’ordine che muore dopo circa un anno ci coma e ne ferisce gravemente un altro, tanto da menomargli perennemente la vista, e si trova un gip che firma il provvedimento che gli consente, in attesa del processo, di lasciare il carcere e di essere trasferito in una comunità…mi chiedo che razza di giustizia sia quella che abbiamo oggi in Italia. I creduloni sono convinti che il giovane “ha iniziato un percorso di recupero di sé”, e che il dolore che prova per quanto è successo non solo non è cessato, ma si è acuito col tempo… E allora, se senti questo rimorso, sconta per intero la tua pena, senza chiedere sconti. E dire che una volta la magistratura era una delle poche istituzioni nelle quali aver fiducia. Adesso…meglio non pronunciarsi…
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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10 settembre 2012 alle 17:11
… già … e un altro ha scontato più di ventanni in galera senza aver commesso nessun crimine! Sicuramente lo “stato” dovrà risarcire
questa (in)giustizia …! Mah, qualcuno dice: non c’è più religione!
Ciao Loredana, buona settimana 🙂
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10 settembre 2012 alle 22:04
già… e poi ci chiedono fiducia!
Un caro saluto Serena 🙂
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11 settembre 2012 alle 16:38