La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per Maggio, 2012

Importante

Dal Blog di Serena

CONDIVISIONE – PER AIUTARE LE ZONE TERREMOTATE

Per aiutare le zone terremotate http://bosco-dei-sogni.blogspot.it/2012/05/per-aiutare-le-zone-terremotate.html?showComment=1338395731917

Ho pensato di usare il Bosco per diffondere gli appelli di aiuto, non riesco a rendermi conto di quanta visibilità possa avere questo blog, ma se vorrete condividere le informazioni, possiamo diventare una catena utile.

059 200 200 NUMERO UNICO PER LA PROTEZIONE CIVILE DI ASSISTENZA A MODENA




45500 PER DONARE 2 € TRAMITE SMS




059 212003 PER OFFRIRE BENI DI PRIMA NECESSITA’, servono in primo luogo camper e rulottes, poi cibo secco, acqua potabile, vestiti, pannolini per bambini, …




https://www.facebook.com/radiobruno questo è l’indirizzo facebook di una delle radio locali più ascoltate, che fa informazione diretta e no-stop sulla situazione nelle zone più colpite, si possono trovare annunci e rischieste specifiche




http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=10467&ID_sezione=38 PER APRIRE LE CONNESSIONI WI-FI: le comunicazioni sono difficili, specie durante le scosse più forti, gli unici modi per comunicare sono tramite i social natwork




http://www.comune.modena.it/notizie/terremoto-in-provincia-di-modenaSITO DEL COMUNE DI MODENA CON RIFERIMENTI E INFORMAZIONI PER AIUTARE LE ZONE PIU’ COLPITE

 

 

Fino al 26 giugno è stata lanciata una raccolta fondi attraverso gli sms solidali che permetterà di ampliare le risorse dellaProtezione Civile che serviranno per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto.

Sono tanti i provider e gli operatori mobili che hanno aderito all’offerta: per quanto riguarda le donazioni via sms sarà possibile farlo attraverso le compagnie Vodafone, TIM, Wind, 3 Italia, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali Mobile e Nòverca.
Le chiamate solidali da rete fissa saranno possibili tramite un numero Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali. Anche gli enti pubblici potranno contribuire tramite accredito sulla contabilità speciale n° 30864 presso la Banca d’Italia – Sezione Tesoreria di Bologna. La causale per tutte le modalità di donazione è sempre la stessa: Contributo terremoto 2012 in Emilia-Romagna.

2 giugno

Festa della Repubblica, ma cosa c’è da festeggiare con l’Emilia in ginocchio, anche economicamente, con le principali aziende produttive letteralmente distrutte?

I nostri beneamati politici chiederanno un minuto di silenzio, poi diranno tante belle parole,beandosi al suono della loro voce,  molta retorica, però la parata verrà fatta ugualmente, sotto l’auspicio del presidente della repubblica, inutile sfarzo ed esibizione di mezzi di una grandezza che non possediamo,

il tutto in stile “sobrio” e “dedicato” alle vittime, ma sempre di festeggiamento si tratta, anche se frugale (?). Sai che gliene ne frega delle sfilate ai morti, ai loro parenti, ai terremotati, agli sfollati… In questo momento sarebbe stato opportuno desistere da una simile manifestazione.

Tanti danni materiali, tante vittime ed un patrimonio artistico distrutto e le alte sfere pensano solamente a pavoneggiarsi, ma sobriamente, sulle tribune. Già sarei stata contraria in tempi normali ad un simile sperpero, dati i tempi magri che stiamo attraversando, magari destinando quei soldi ad iniziative sociali, ma adesso ancora di più mi fa rabbia lo spreco di risorse finanziarie ed umane che potrebbero andare a chi adesso è rimasto senza un tetto sulla testa, senza un lavoro, senza una prospettiva.

Meno parole e più fatti, mentre i politici parlano, parlano, parlano, ma vorrei proprio sapere quanti di loro non sganceranno un euro. 

http://www.polisblog.it/post/14799/parata-del-2-giugno-da-annullare-per-rispetto-alle-vittime-del-terremoto


stanchezza

Periodo di stanca, in questi giorni…forse perché sono ancora in mezzo alle valigie, pronta ancora per partire per Milano. E qui ho ancora mille cose da fare, e la mattina basta a malapena.


talk show

Sta a vedere che, sottosotto, sono un po’ grillina pure io. Mi riferisco a uno degli ultimi post del blog del comico, dove parla dei talk show e dei loro conduttori.

http://www.beppegrillo.it/2012/05/i_dodo/index.html

E’ un genere di spettacolo che non ho mai gradito. I Lerner, i Fazio, le Annunziata, i Floris, i Vespa e soprattutto i Santoro non mi sono mai piaciuti.

Signori che si pavoneggiano, a volte con finta discrezione, a volte con vero gigionismo, che puntano tutti ad aizzare i partecipanti gli uni contro gli altri, invece di moderare la trasmissione, ognuno che parla solo per se stesso, quasi a dire, come il Marchese del Grillo (non il Beppe) ..io sono io (il padrone del vapore, il vero protagonista), e voi non siete un….

Protagonisti di serate urlate, quando l’ora della sera consiglierebbe più un tono sommesso da conversazione, e non continui litigi e, come Grillo, (Beppe, non il Marchese), ha sottolineato, spesso si intervistano l’uno con l’altro con effetti deleteri (letto sui giornali, non per diretta visione, sia ben chiaro). Ed ognuno porta l’acqua al suo mulino, al “padrone” di riferimento… e noi, poveri fessi, che stiamo ad ascoltarli!


Gira su internet…

se potete, diffondetela


il Grillo canterino

Chissà se questa volta King George si è accorto del boom del movimento 5 stelle. C’è poco da dire, il vero trionfatore delle elezioni è Grillo, e l’aver conquistato una città come Parma lo dimostra. Vero che ha pesato l’astensionismo, vero che molto è anche voto di protesta, poiché la gente è stufa di affaristi e malversatori, delle solite facce che si ripresentato ogni volta cambiando colore politico o semplicemente militano nello stesso partito che muta dicitura, ossia apparenza, ma non sostanza. E l’usato sicuro PD Bernazzoli non ha convinto gli elettori.

Ho spesso detto che Grillo non mi piace, non perché sia espressione dell’antipolitica, ma per la sua visione “retrograda” della vita, con il rifiuto del nucleare, degli inceneritori, della TAV…

Un simile comportamento rischia di lasciarci fuori dai mercati, di accrescere ancor più chiusura di fabbriche e conseguentemente la disoccupazione. Ma questa è la volontà “democratica” degli elettori… Ed intanto i partiti, invece di riflettere sulle batoste prese, sembra che ci godano a vedere solamente le perdite degli avversari storici, senza notare le proprie! Perché , dove la “sinistra” ha vinto’ è perché i candidati erano del SEL o perché Lega e PDL, litigando, non hanno trovato un accordo. Quindi trionfo di SEL, IDV Liste civiche e 5 stelle, e batoste per tutti gli altri, che si devono accontentare delle briciole e, a volte, nemmeno di quelle.


La Crante Cermania

Vabbè , non è un economista, e non lo sono neppure io, però Marcello Veneziani dice, molto più educatamente di quanto abbia fatto io, quello che avevo scritto qualche tempo fa.

Quello che leggerete è un corso intensivo di economia surreale, ma non troppo,per salvare la Grecia, l’Italia e l’Europa.

Cominciamo dalla mozione degli affetti e dalla memoria storica: la Grecia non può uscire dall’Europa, perché è l’Europa, anzi il suo grembo.

Non si abbandona la Madre per gli interessi. Torniamo a Foscolo e Santorre di Santarosa che andò a morire per la Grecia. Certo, c’è un abisso tra i greci antichi e i greaculi moderni, ma c’è pure un abisso tra i romani antichi e i romaneschi d’oggi. Piuttosto che far uscire la Grecia dall’euro, entriamo noi nella dracma, una moneta gloriosa e antica.

Ma avviciniamoci dal paradosso alla realtà: perché non svalutare l’euro fino a pareggiarlo nel cambio col dollaro? Sarebbe la salvezza di tre quarti d’Europa, volerebbero le esportazioni, il debito non ci stritolerebbe, faremmo come abbiamo fatto per decenni. Meglio il trauma della svalutazione che la tragedia annunciata.

Qual è l’ostacolo alla svalutazione? L’eccesso di salute della Germania. Soluzione subordinata, ratifichiamo l’Europa a due velocità: separiamo dall’area germanica il destino dell’Europa mediterranea, Grecia, Spagna, Italia, Francia e Portogallo, più minori.

Resta un paradosso: il problema dell’Europa oggi non è la Grecia, è la Germania che scoppia di salute e fa scoppiare noi. Che dite, le chiediamo gentilmente di uscire? Esagero. Ma se fosse la Germania a doversi adeguare al resto d’Europa e non noi? Invertiamo la clessidra dello spread. Gli ultimi saranno i primi, si ricomincia dalle origini.

(il Giornale, 22 maggio 2012 – Cucù di Marcello Veneziani)

Vero, la Germania è troppo forte economicamente, e se pur fa bene a chiedere che l’area Euro rispetti determinati criteri di bilancio, non può nemmeno pretendere che ci si strangoli per far piacere a Frau Merkel.

E’ che prima di costruire un grande stato, hanno costruito un’unione monetaria. Però non necessariamente grande vuol dire forte, potente… E’ il caso dell’Europa: una superNazione che si è rivelato il classico gigante dai piedi di argilla. Prima ancora di amalgamare le varie nazionalità, di creare un vero spirito europeo, hanno voluto fare un’unione economica, composta inizialmente di dodici stati, le dodici stelle iniziali, con paesi dalla differente potenzialità economica, dalla forte Germania alla debole Grecia che, pur di entrare nell’area Euro ha perfino truccato i bilanci. Poi sono stati aggregati altri stati dell’Est europeo, anch’essi con un’economia debole, il che ha solo causato un’indiscriminata emigrazione di questa gente nei paesi ritenuti più ricchi, ma con il solo risultato di indebolire le nazioni che hanno accolto questi immigrati, a tutti gli effetti cittadini europei.

Così adesso abbiamo un gigante malaticcio, solo lo scheletro, la Germania, è forte e detta le sue leggi, mentre chi se la cava meglio sono gli stati piccoli non dell’Unione Europea (come la Svizzera) o quelli che puer europei non hanno aderito all’area Euro, Danimarca e Regno Unito ad esempio.


Morire a sedici anni

Morire a sedici anni

senza una ragione, senza un perché;

morire a sedici anni

quando la vita ti si schiude davanti

e senti i primi palpiti d’amore;

morire a sedici anni

quando hai un futuro davanti

con aspettative nella mente e sogni nel cuore;

morire a sedici anni

con l’esistenza stroncata da una mano vigliacca.

No, non si può morire in questo modo,

non ci sarà abbastanza giustizia per punire un atto così abietto,

non basterà una pena “esemplare” per punire i codardi che hanno compiuto questo efferato gesto.

Siate maledetti, in eterno.


Per il nostro bene…

La cosa non mi tocca per nulla, in quanto forse bevo una Coca Cola all’anno. Ma l’aumento, prima solo ventilato, ora quasi certo dell’aumento di 3 centesimi per ogni lattina di Coca Cola, quindi di circa 10 centesimi al litro di tale bevanda , fatta PER IL NOSTRO BENE, francamente mi irrita. La cifra di per sé è irrisoria, quindi nessuno si priverà di una lattina rinfrescante, ed il beneficio allora non andrà alla nostra salute per una diminuzione del consumo degli zuccheri, ma esclusivamente alle casse dell’Erario. Ce ne sono di cose molto più dannose, come il tabacco ed il fumo passivo, ma in questo caso lo Stato si limita ad una generica iscrizione – Nuoce gravemente alla salute – sui pacchetti di tabacco e sigarette,

ed anzi ne detiene il Monopolio della vendita…bell’esempio da dare ai cittadini. Poi ci sono i grassi per il colesterolo, l’alcool per la cirrosi epatica, il sale per l’ipertensione… No, qui si vogliono solamente rimpinguare le casse statali raschiando il fondo del barile, ma la pecora a forza di essere tosata può anche morire. Al Governo, recentemente bacchettato dal FMI per l’eccesso di imposte che soffoca ogni crescita (allora il tanto vituperato Berluscono aveva ragione?), ricordo una data…20 aprile 1814, il giorno della Battaglia delle Ombrelle, in cui venne linciato a Milano il ministro delle Finanze Giuseppe Prina, efficacemente descritta nel libro “Cento anni” di Rovani…(libro XVII capitolo IV) http://bepi1949.altervista.org/centoanni/17.htm . , ministro che si era reso inviso alla popolazione per l’assurdo aumento dei tributi, diretti a foraggiare le guerre napoleoniche.

Non dico di arrivare a tanto, ma il malcontento cresce, i mugugni pure…forse sarebbe il caso di cominciare a colpire i privilegi, ma si sa, quando si tratta di difendere il proprio prticello, tutti fanno quadrato, prescindendo dal colore politico.


Addio a Donna Summer

Voglio ricordarla con uno dei pezzi più famosi, composto da da Giorgio Moroder, lei, regina della Disco Dance che ha entusiasmato tutto il mondo con la sua voce particolarmente adatta a questi ritmi…un’altra grande artista che se ne va.


Linz 13 maggio


È tornato il sole, ma fa molto freddo, almeno per la stagione. Oggi ci siamo recati nella parte opposta al centro, oltre il grande ponte (ponte dei Nibelunghi) che attraversa il Danubio, per nulla blu, specie dopo le piogge torrenziali di ieri.

Una zona residenziale piena di villette e giardini, davvero graziosa e tranquilla. Poi una passeggiata lungo le rive, per tornare  in hotel per un po’ di riposo, prima di uscire nuovamente per la cena. Di domenica molti locali caratteristici erano comunque chiusi, e restavano aperti solo quelli etnici e italiani, ma qualcosa abbiamo comunque trovato, dopo tanti giri.

Fa rabbia dover andare all’estero per poi magari dover cenare in un locale,che ne so, cubano o thailandese o, ancor peggio, italiano. Se devo mangiarmi un piatto di spaghetti, preferisco farlo in Italia, ovvio. Già mi sono rassegnata all’espresso che fanno loro che, per quanto di buona marca, (Lavazza o Illy), è talmente lungo da sembrare una tradotta militare… Comunque qualcosa abbiamo trovato, perché tra l’altro qualche ristorante esponeva la scritta che, essendo anche la festa della mamma, sarebbe rimasto aperto.

La sera, passeggiare è davvero bello, anche se mezzi congelati dal vento. Lampioncini dalla luce fioca che illuminano i palazzi dall’aspetto massiccio, solitamente di quattro piani, ma illeggiadriti da stucchi di una delicata tinta pastello, mentre agli angoli spesso si notano piccole nicchie con statue di Santi, protette da reti contro le “incursioni” dei piccioni.

In un bar, nel pomeriggio, abbiamo seguito l’arrivo del Gran Premio…quanti austriaci tifano Ferrari, proprio non lo immaginavo: forse riconrdano ancora il periodo passato nella Rossa da Nicky Lauda. A me però premeva più sapere della “mia” Juventus, e constatare che abbiamo fatto un campionato senza perdere nessuna partita.

Ci siamo promessi di ritornare: solitamente ad un primo giro “esplorativo” segue quasi sempre un periodo più lungo per approfondire la conoscenza del luogo, perché ad esempio c’è ancora il Lentos Museum da visitare, che assomiglia ad una enorme finestra dalla quale si può ammirare il Danubio.

L’unica cosa che è stata inclemente, in questa breve gita, è stato il tempo…speriamo allora nella prossima volta.


Linz 12 maggio 2012

Piove, da stamattina, com’era nelle previsioni. La temperatura estiva di ieri è calata di circa 20 gradi. Ma siamo ben attrezzati. Giacca impermeabile, ombrello, scarpe MBT (comodissime per le lunghe camminate) di Goretex, il maltempo non ci spaventa. Abbiamo camminato per la città, e resto sempre stupita di come, all’estero, non si trovino muri scarabocchiati e strade insozzate da cartacce, mozziconi e porcherie varie. Anche sui mezzi pubblici non troviamo giornali free-press abbandonati sui sedili o sui pavimenti. C’è quell’educazione civica che da noi è molto carente… Tanto per fare un esempio, ieri sull’Autobrennero, in pieno sorpasso, arriva il “solito” italiano che lampeggiava per chiedere strada (fortunatamente una razza in via di estinzione), mentre in Austria ci hanno lampeggiato per consentirci di immetterci nuovamente in autostrada visto che eravamo rimasti “intrappolati” in una colonna di camion dopo una sosta…

Anche le persone sono molto educate. Nei locali pubblici nessuno che alzi la voce, e spesso, notando che siamo italiani, si sforzano di parlare nella nostra lingua, e replicano con un sorriso se vedono che si risponde loro in tedesco.

Sarebbe stata la giornata da dedicare ad un’escursione in battello sul Danubio, ma il tempo era veramente pessimo. Così ci siamo limitati a scorrazzare per un po’ di tempo sui tram da una parte all’altra della città, fermandoci dove ci sembrava più interessante… Alla fine attraversato il grande ponte sul Danubio (Ponte dei Nibelunghi) siamo approdati al museo dell’elettronica (Ars Elettronica Center): museo molto interessante, con tanti esperimenti da eseguire unitamente a degli assistenti, solo che molte cose non riuscivamo a capirle, in quanto tanti termini erano tecnici, ed il mio tedesco non arriva a quei livelli. L’edificio è molto bello: un cubo di cristallo che alla sera cambia continuamente di colore, con lampi di luce…Ma questo purtroppo non abbiamo potuto vederlo, in quanto, all’imbrunire, eravamo già rientrati in albergo.

All’uscita poi, un piccolo giro turistico di circa mezz’ora su un trenino sinile a quello che usano i bambini, però su ruote, che ha come punto di partenza e di arrivo la Hauptplatz (piazza principale) con la grande Colonna della Trinità, un enorme monumento votivo a ringraziamento per la liberazione dalla peste in stile barocco.

E per finire la giornata, sempre imperando la pioggia, non ci è rim asto altro che passeggiare per la strada principale (la Linzer Landstrasse), ricca di centri commerciali.


Linz, 11 maggio 2012


Dopo esserci recati varie volte a Vienna, questa volta abbiamo deciso di dedicare un paio di giorni a Linz. Avevo già spiegato che saremmo scappati da Bolzano in concomitanza dell’adunata degli Alpini, solo per non restare intrappolati in una città blindata per tre giorni. Viaggiando per questo stato, ci si rende conto di quanto sia vera l’espressione “Austria felix”. Paesini lindi e ordinati, per lo più raccolti intorno alla parrocchiale che li sovrasta con il suo campanile appuntito. Campi verdi dove vedi contadini al lavoro, boschi che danno subito l’impressione di frescura, in lontananza montagne ancora spolverizzate di neve, mucche placide che pascolano, campi di colza di un giallo luminoso.

Arrivare all’albergo è stato facile, seguendo le indicazioni del Garmin (un plauso all’inventore del navigatore satellitare).

Pur essendo nei pressi della stazione, la zona non ha quell’aria equivoca che si respira in altre città .

Tutto è pulito ed ordinato, l’albergo è accogliente, anche se il wireless in stanza non funziona benissimo, almeno questa sera. Un primo giro per il centro, appena arrivati, con una temperatura di 32 gradi, per inquadrare bene Linz, e di primo acchito l’impressione è ottima. Nonostante l’estensione, non c’è molto traffico.

In lontananza si sente della musica… Proprio davanti al Duomo, sul sagrato, c’è un concerto rock. Su un palco 4 ragazze, 3 cantanti ed una violinista, a piedi nudi, eseguono musiche sacre arrangiate con ritmo moderno , accompagnate da chitarre, batteria e pianola elettronica, ed attorniato da altri giovani dai 13/14 anni ai 20 circa. Dai cartelli che portano, vedo che sono gruppi di ragazzi cattolici.

Il duomo è molto bello: in arenaria rosata , ormai ingrigita dal tempo, ha un campanile sorretto da contrafforti e sormontato da una guglia traforata, portoni con edicole di marmo a sesto acuto, puro stile gotico.

Per le strade molti locali caratteristici, ed in uno di questi abbiamo cenato davvero ad un prezzo molto ragionevole, considerando anche le due Hefe da mezzo litro, il dolce (naturalmente la classica Linzertorte)

e due liquori, Varadero per la precisione…


Dall’Austria

Vedere il mio capitano alzare la coppa…che emozione


Dall’Austria

Vedere il mio capitano alzare la coppa…che emozione


Dall’Austria..

Vedere il mio capitano che alza la coppa…che emozione

(altro…)


Quattro chiacchiere

Un giorno Monti dice che non si sente responsabile dei suicidi avvenuti per ragioni economiche in questi ultimi tempi ed incolpando i governi precedenti della voragine nei nostri conti pubblici. Il giorno dopo si corregge, scagionando Berlusconi, anzi riconoscendo che la strada che aveva intrapreso per il risanamento era quella giusta.

Sarà che ormai diffido di tutto e tutti, quindi mi viene da supporre che queste lodi, queste esternazioni da parte del Premier abbiano il solo scopo di consolidare la fiducia nel suo governo da parte del PdL.

E mi chiedo se sia davvero così indispensabile raggiungere il pareggio di bilancio in così breve tempo, a scapito della mancata crescita economica del paese. E mi chiedo anche se le cartelle esattoriali potrebbero essere più umane, concedendo maggiori rateizzazioni, senza gravarle di interessi passivi al limite dell’usura.

Riflessione finale… Monti dice che questo regime di sacrificio è l’Europa che ce lo chiede…L’Europa o la Merkel?

E se invece di far fallire la Grecia, estromettendola dall’Europa, dessimo un bel calcio nel deretano polposo alla Frau e buttassimo fuori lei e la grande Germania fuori dall’Unione?

(NB: sia ben chiaro che a me la Germania ed i tedeschi piacciono…è la Merkel che non sopporto!)


la lettera G.

Vero… Senza A B C si sta meglio, come ho trovato scritto su una cartolina arrivata dall’estero (a proposito : grazie, Mario, ma hai tradito il Brunello ed il Chianti per il Porto?).

È che a seguire c’è tutto l’alfabeto, e bisogna cominciare a dare credito alla lettera G., specie quando parla di politica economica europea, uscita dall’area Euro, assalto ai potentati economici.

Ma le sue iniziative mi lasciano perplessa. Quella raccolta dei rifiuti porta a porta… Il divieto di vendere acqua in bottiglia sia di vetro che di plastica… Gli orti domestici e i gruppi di acquisto solidali…mi sembrano tutte proposte del cavolo. Pure il telelavoro, utopistico. Già oggi i dipendenti se la giocano allegramente su internet durante l’ufficio…figuriamoci dopo da casa!

Certo, la gente ha voglia di cambiamento, non solo di programmi, ma soprattutto di facce. Gente nuova, non compromessa. È da capire, dopo gli scandali che hanno colpito tutti, e dopo il cumulo di tasse che ci sta massacrando. Grillo è un grande affabulatore, dote che ha ereditato dalla sua esperienza teatrale e televisiva, espertissimo di internet e quanto ad essa collegato, e che ha saputo sfruttare al meglio; alcune cose che dice mi piacciono, mentre altre, come ho detto sopra, mi sembrano veramente campate in aria…Staremo a vedere. L’unico che non sembra essersi reso conto di questo è Napolitano. Per non esssersi accorto del Boom, vuol dire che gli serve un buon apparecchio acustico…


Chi la fa, l’aspetti

Ricordate cosa aveva detto poco tempo fa il Sarkò, ad uno che si era rifiutato di dargli la mano?

“Casse toi, pauvre con…”

(togliti di mezzo, povero c….ne)

Ora i francesi l’hanno detto a lui…


cuore bianconero

Devo ancora smaltire la sbornia da scudetto… Da tanto tempo lo aspettavamo… Ho letto tutto il possibile, ma le frasi più belle mi sembrano quelle di Chiellini

1 Non c’è bisogno di dire che numero di scudetto è questo: le stelle non sono quelle che cuciono sulla maglia, ma quelle che hai nel cuore.

2 la mia dedica va alla mia famiglia, ma questo scudetto è di Del Piero e Buffon, che a questa maglia hanno dato davvero tutto.

E grazie appunto a questi due grandi campioni, che sono rimasti alla Juventus anche durante la retrocessione d’ufficio in serie B, quando altri hanno preferito migrare verso altri lidi, assai più redditizi.

E qui riportò invece quanto scritto dal Capitano.

(tratto dal sito www.alessandrodelpiero.com)

NOI C’ERAVAMO

Quando vincevamo, sempre. Sul campo, più di tutti…

Quando siamo caduti.

Quando non sapevamo che fine avremmo fatto.

Quando l’abbiamo saputo, e l’abbiamo accettato. Lottando per rialzarci.

Quando siamo entrati in campo a Rimini.

Quando gli altri festeggiavano.

Quando noi restavamo a guardare.

Quando speravano che non saremmo mai tornati.

Quando abbiamo cominciato a risalire.

Quando non riuscivamo a ritrovare la strada.

Quando l’abbiamo ritrovata: vincendo.

Questa è la nostra festa, conquistata fino all’ultima goccia di sudore.

È la festa di tutti quelli che ci hanno sempre creduto.

È la festa di voi tifosi juventini che invece di abbandonarci avete fatto sentire ancora più forte la vostra voce.

È la festa di quelli che hanno esultato per un gol in serie B come per quello che è valso lo scudetto.

È la festa, perché no, degli avversari (non tutti) che ci hanno sempre rispettato.

È la festa di Balzaretti, Belardi, Bianco, Birindelli, Bojinov, Boumgsong, Buffon, Camoranesi, Chiellini, De Ceglie, Giannichedda, Giovinco, Guzman, Kovac, Lanzafame, Legrottaglie, Marchionni, Marchisio, Mirante, Nevded, Palladino, Paro, Piccolo, Trezeguet, Venitucci, Zalayeta, Zanetti, Zebina, All:Dechamps.

E doveva finire così, non ho mai smesso di crederci.

Grazie a tutti voi ragazzi. Godiamocela, ce la siamo meritata.

Io c’ero, voi c’eravate. Noi c’eravamo. E ci siamo, finalmente.

Siamo tornati.

Alessandro.

Grazie, Capitano..sei nella leggenda ormai ….


Un ricordo

Ieri, domenica, abbiamo ricordato il decennale della scomparsa del nostro amico Moshe. A dire il vero l’anniversario ricorreva in aprile, ma tutte le commemorazioni cadenti nel periodo di Pesach, la Pasqua ebraica, vengono rimandate in altro periodo. Prima ci siamo recati presso la sua tomba. I cimiteri ebraici esercitano su di me un fascino indiscutibile. Niente statue, ma solo lapidi e steli con la stella di Davide, pietre grigie ammantate di muschio, niente fiori, ma sassi posti dai visitatori a ricordo del loro passaggio, al massimo qualche pianta sempreverde, edera o pino mugo.

Poi la cerimonia nella piccola Sinagoga di Merano, alla presenza della comunità ebraica della città e dei rappresentanti delle associazioni e dei partiti cui il nostro amico aveva aderito. Una sinagoga piccola e raccolta, che contiene anche un piccolo Museo, costruita nel 1901, quando a Merano vi era una nutrita comunità di imprenditori e medici (cui è dovuta la scoperta delle proprietà dell’acqua termale e della cura dell’uva ancora oggi seguita) che oltre al Tempio costruì anche un sanatorio.

Ciao, Moshe…

Ricordo le serate passate a discutere e a polemizzare su mille argomenti … ci dividevano la religione e le idee politiche, ma ci univa il cuore, la speranza per un futuro migliore, l’onestà… 


juveeeeeeee


Violenza e rispetto

D’accordo, ilgesto di Delio Rossi non è bello. Come avevo risposto a Gianni sul suo blog (sempre più difficile da trovare 😦 ), il mister è come un padre per i suoi giocatori, deve dare l’esempio, ma deve anche ottenerne il rispetto. Se, come sembra, il giocatore abbia offeso l’allenatore dicendogli che era più handicappato di suo figlio e dandogli del “vecchio pezzo di m…” la reazione è pienamente giustificabile.

Ma al giorno d’oggi i giocatori sono solo bambini viziati, abituati ad avere tutto e di più, a volere ogni cosa subito, soldi, donne, auto, successo, visibilità… Ragazzi fatui e deresponsabilizzati, imbevuti solo del proprio ego.

Penso non sono a Ljajic, ma anche a Balotelli ed a come era Cassano. Gente che non sa nemmeno valutare la fortuna che gli è capitata, e che sa solamente sprecare il suo talento.

Ora Delio Rossi si ritrova squalificato, ed ha porto a tutti le proprie scuse: alla squadra che, esagerando, lo ha esonerato, ai tifosi, ai suoi “ragazzi”, perfino al giocatore che l’ha pesantemente offeso. Quest’ultimo invece, imbevuto di presunzione, le scuse le fa solamente ai compagni di squadra, mentre la Fiorentina sta valutando i provvedimenti disciplinari da prendere nei suoi confronti, dopo la multa che gli ha inflitto.

Ma come avevo sempre scritto a Gianni, con un pensiero semplicemente “ragioneristico”, Ljajc è un’attività per la squadra e va preservato. Il mister, semplice “impiegato” stipendiato, rappresenta puramente un costo e può tranquillamente essere sostituito.

La dignità ed il rispetto non hanno prezzo…


Supertecnici (?)

Abbiamo un governo di tecnici che, da un paio di giorni ha chiesto aiuto ad altri tre tecnici e alla fine chiede aiuto ai cittadini.

http://www.corriere.it/economia/12_maggio_02/appello-governo-ai-cittadini-segnalazioni-sprechi-spending-review_9e5918c2-9438-11e1-ae3e-f83a8e51ff45.shtml

http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm


Siamo arrivati al paradosso, anzi alla frutta. NOI, sfruttati e derubati, che dobbiamo indicare ai tecnici ed ai tecnici dei tecnici dove sono gli sprechi da sforbiciare. Basterebbe leggersi i due libri di Mario Giordano, – Sanguisughe e Spudorati – e di esempi se ne trovano a bizzeffe. Forse i tecnici ed i tecnici dei tecnici leggono solo il Financial Times ed il Wall Street Journal, quando basterebbe sfogliare i quotidiani. Quanto sono costati i concertoni del 1^maggio? Via, sforbiciare….Quanto ci costano certi scandalosi vitalizi? Tagliare… Le spese del Quirinale? Diminuirle drasticamente, come quelle dei due rami del Parlamento, iniziando dal dimezzamento (e non solo una piccola riduzione) del numero dei parlamentari. Rimborsi (?) spese ai partiti? Visto che avanzano tanti soldi da farseli soffiare da sotto il naso, li usino piuttosto per ripristinare le pensioni tagliate ai poveri cristi.

E con quei soldi, lo stato cominci a pagare i suoi creditori, costretti comunque a sborsare i denari per le tasse.

E visto che non sono stati capaci di applicare una patrimoniale ai grandi patrimoni (cosa che riterrei comunque sbagliata), ecco che hanno studiato l’IMU, che altro non è che una patrimoniale che colpisce soprattutto il piccolo patrimonio, quella casa che molti si sono comprata a prezzo di tante privazioni.

Ed intanto aver dato degli incarichi di risanamento a Enrico Bondi e ad Amato è come aver messo Dracula alla presidenza dell’AVIS…