La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Shhhhh

Se le parole, come scriveva Antimisia in un suo recente post, hanno importanza, i silenzi non sono da meno.

Ci sono quei silenzi che, accompagnati da un gesto, un abbraccio, una stretta di mano, un sorriso, uno sguardo, una lacrima, sono più eloquenti di mille discorsi e ti fanno sentire in sintonia con una persona, creano comprensione, intimità, a volte persino complicità.

Di contro, ci sono poi quei silenzi che ti feriscono più di un’offesa, perché denotano indifferenza e assoluto disinteresse, e sono quei silenzi “pesanti”, che ti lasciano con l’amaro in bocca, con un senso di solitudine e di incredulità. Viene da chiedersi perché nessuno dia delle risposte, perchè esista tanta freddezza, tanta noncuranza. Puoi interrogare qualcuno con gli occhi, ma anche allontanarlo, distogliendo lo sguardo da lui.

Il silenzio quindi non è mutismo, è assenza di parola, ma non di sentimento. E se dobbiamo “pesare” le parole, lo stesso dobbiamo fare col silenzio….

12 Risposte

  1. Post molto profondo e vero.
    Il silenzio, spesso incredibilmente frastornante.
    Silenzio di cinica indifferenza. Peggio dell’odio.
    Ma spesso anche attimi di silenzio che invece sono espressione di affetto, di amore, di vita.

    Un caro saluto, cara Loredana.

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    4 ottobre 2011 alle 21:18

    • Ognuno può intenderlo come vuole, Carlo..e certi silenzi parlano più di tanti discorsi 🙂

      Un caro saluto anche a te 🙂

      Loredana

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      5 ottobre 2011 alle 16:26

  2. Il silenzio spesso esprime quello che le parole non riescono a dire, ma siamo fatti di cinque sensi, la telepatia non è compresa e finisce che il silenzio ci ferisce perchè porta l’eco delle nostre idee. Il silenzio è un macigno che ferisce. L’invito a tacere una ferita lacero contusa.

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    4 ottobre 2011 alle 22:36

    • può anche essere condivisione di alcuni momenti irripetibili, ed in questo caso accomuna non dico due persone, ma due “anime”

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      5 ottobre 2011 alle 16:28

  3. E nel silenzio che il mio cuore chiede parola
    Un abbraccio
    Gina

    Ps
    Ognuno Esprime le proprie emozioni scegliendo Il “mezzo” che più si addice al momento

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    5 ottobre 2011 alle 10:55

  4. esatto, Gina…hai compreso benissimo il senso del post

    Un abbraccio, cara amica

    Loredana

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    5 ottobre 2011 alle 16:28

  5. Antimisia

    … … … 😀

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    6 ottobre 2011 alle 07:50

  6. Antimisia

    Vabbè… dai… è una battuta! 🙂 Non sarà intelligente ma è venuta così! Pardonne-moi… Loredanà! 🙂
    Amo il silenzio molto più delle parole. Il silenzio è dei pensieri che scorrono come fiumi in piena e le parole servono solo a rallentarne la corsa.
    Ma c’è un tempo per il silenzio e un tempo per la parola, ma è sempre tempo di comunicare e condividere. Con il silenzio è più intenso, più intimo, più interiore, più “roba nostra” !
    Buona giornata Loredana, ti abbraccio.
    Antimisia

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    6 ottobre 2011 alle 07:55

    • Il faut rien, m’sieur

      Credo che, come condivisione, il silenzio sia per pochi…questo ormai è un mondo nemmeno più per le parole, ma per le urla…purtroppo…
      A Milano si dice “chi vusa pusseé, la vaca l’è sua” (il Carletto avrà capito benissimo 🙂 ) e purtroppo è vero.
      Chi più strilla, quasi sempre è quello che otterrà ragione…
      Buon pomeriggio Antimisia..un grande abbraccio

      Loredana

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      6 ottobre 2011 alle 16:25

  7. Un caro saluto, cara Loredana, a te, a Gina ad Antimisia e a tutti…

    Sì, a volte chi più strilla nella mente è quello che ruba anche l’anima.
    Ma è un altro discorso.

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    6 ottobre 2011 alle 21:56

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