Il mio ricordo…
Da un Internet Point in Germania…
La serenità di questo viaggio da trascorrere con una coppia di amici, è stata turbata dalla notizia della morte di Carlo. Un amico “virtuale”, che si crede di non conoscere, poi si inizia a ricordare…
La sua simpatica ironia nel chiamarsi “Bisestile”, essendo nato un 29 di febbraio, la moglie Rossella, scorpione come me, la figlia Federica che frequentava la Bocconi, il figlio esperto di informatica, l’anziano suocero, l’amico Pasquale con il quale faceva volontariato nella sua Legnano, l’amico missionario, i ricordi di Ronchetto sul Naviglio… I suoi commenti ai post, colmi di umanità e sensibilità, a volte in milanese, dialetto che io adoro, la sua profonda cultura, mai esibita in modo saccente, il considerare i blog che frequentava come piccole stanze nelle quali ritrovarsi, dei salottini in cui sorseggiare un caffè, anche se virtuale, accompagnato da biscottini in compagnia di alcuni fidati amici… E quindi scopri di conoscere meglio l’amico “virtuale” di tante persone che incontri quotidianamente.
Ed allora senti la mancanza di questa persona, alla quale molti, me compresa, si erano affezionati.
Ciao, Carlo, un caro abbraccio, come ti salutavo di solito… Un giorno, in chissà quale tempo, in chissà quale luogo, ci ritroveremo tutti assieme, noi “amici”, per fare quattro chiacchiere e bere quel famoso caffè…
Loredana
Ai primi sentori dell’inverno
tornerò sui Navigli
su cui ristagnano nebbie decembrine
e il mio pensiero volerà da te
compagno sconosciuto
troppo presto perduto.
(loredana)
Carlo
dal blog di Antimisia una triste notizia, la perdita di Carlo, un amico mai visto ma vicino a tutti noi. Mi ero riproposta di scrivergli al ritorno dalla DAnimarca, purtroppo non sarà più possibile farlo. Un abbraccio, caro amico, a te ed al tuo “fratello” Antimisia, in attesa, un giorno, di bere assieme quel famoso caffè…Loredana
Un’altra pausa…
Domani si riparte ancora…Stavolta ci attende la Danimarca, anzi Copenhagen…il paese delle fiabe, di Hans Christian Andersen che ha fatto sognare tanti bambini. E in Danimarca si ritorna tutti un po’ bambini.
Un ritorno, perché ci eravamo già stati 17 anni fa, ma tutto sarà ancora così elettrizzante…
ci rivedremo alla fine della settimana, ma se mi sarà possibile, leggerò comunque gli amici dal cellulare 🙂
Un caro saluto a tutti Loredana
In ricordo di Andrea Zanzotto
Muoiono i poeti
non la poesia.
Un addio che non è un addio
perchè le parole restano per sempre.
Parole leggere d’aria
che si imprimono nel cuore,
parole pesanti di ferro
che si incidono nella mente.
(Loredana)
Teatro
Siamo amici di una coppia appassionata di teatro, lei infatti cura la regia degli spettacoli di una filodrammatica, lui le scene. Ci invitano quindi spesso alle rappresentazioni, solo che per lo più propongono testi del cosiddetto “teatro dell’assurdo”, come Ionesco, Beckett, Pinter. E proprio di quest’ultimo hanno messo in scena “Il custode”. A me il teatro piace, sia drammatico che più leggero, il classico in particolare, tra Goldoni e Moliere, molto Shakespeare, O’Neill, Osborne, naturalmente De Filippo…ma questo tipo di rappresentazioni assolutamente NO. Ambientazioni squallide, personaggi al limite della società, che non si capisce bene cosa facciano e come vivano. Lo so, dicono che sono simbologie dell’incomunicabilità umana etc etc, però se vado a vedere uno spettacolo non ho molta voglia di scervellarmi per cercare di comprendere cosa diamine voglia trasmetterci l’autore. Preferisco una trama che possa essere seguita e, soprattutto, capita senza dover ricorrere a chissà quali interpretazioni, a volte molto soggettive se non addirittura arbitrarie .
Nella nostra cineteca avevamo già questo testo, in un adattamento del 1976 “italianizzato” sia nell’ambientazione che nei personaggi interpretati da Peppino De Filippo, da Ugo Pagliai e, se ben ricordo, da un giovane Lino Capolicchio, con il primitivo titolo “Il guardiano”. Sapevo quindi cosa ci aspettava… Del resto abbiamo accettato l’invito degli amici per pura cortesia, come la primavera scorsa, quando avevano messo in scena “Finale di partita” di Beckett, altro “mattone” tremendo… O ancora, lo scorso anno, “La cantatrice calva”, che non è da meno, tanto da assopirmi durante la rappresentazione.
“Finale di partita” addirittura la prima volta l’avevo visto in teatro con Renato Rascel e Walter Chiari, verso la fine degli anni ’80 e mi ero stupita nel vedere due attori, considerati “leggeri”, interpretare una parte simile, un testo che puù grottesco non si può, ma anche quello di ieri sera non è stato da meno.
Boh, in conclusione mi sono davvero depressa. Mi rifarò questa sera con un film umoristico, magari con l’eterno Totò: con lui non si sbaglia mai!
Lupi e conigli
I lupi, quando attaccano lo fanno in branco, cosicché ciascuno di loro si sente protetto ed appoggiato dai compagni (l’uso del termine NON è casuale). Lo stesso hanno fatto i black bloc a Roma: tutti assieme, violentemente. Solo che, a differenza dei lupi, non appena sono stati riconosciuti, isolati ed imprigionati, da bestie spavalde sono diventati non agnelli, ma conigli. Questo perché essenzialmente sono dei vigliacchi, capaci di esprimere la violenza solo in gruppo, approfittando dell’educazione e soprattutto della civiltà altrui. Ad esempio l’imbecille che lanciava l’estintore, raffigurato su un sacco di siti e giornali, appena è stato riconosciuto ha accampato la scusa che aveva raccolto l’attrezzo per spegnere l’incendio (lanciandolo per aria?). Probabilmente, assistito da un avvocato che sarà pagato da qualche organizzazione diciamo così “umanitaria”, troverà anche un qualche giudice che crederà alla sua versione, come già successo altre volte.
Intanto, quello che paventavo ieri forse sta già accadendo. Si inizia a parlare di leggi speciali, quale la legge Reale in vigore durante il terrorismo, per cui è giustificabile il fermo preventivo ed è vietato l’utilizzo di mezzi atti ad impedire il riconoscimento della persona. (è proibito, giustamente, alle mussulmane l’uso di burka e niqab, e poi si permette l’utilizzo dei caschi durante i cortei?).
Che di leggi speciali ne parli Maroni mi sta anche bene, che lo dica Di Pietro (sotto sotto ha ancora l’animo del poliziotto), invece no, perché ricorda tanto chi tira il sasso e nasconde poi la mano, appoggiando una certa sinistra che da sempre protegge questi delinquenti. E se certi magistrati invece di perdere tempo dietro alle private faccende di mr.B. avessero invece disposto l’ intercettazione di certi capataz (anzi, bastava seguire certi blogs e siti, senza ricorrere ad azioni di “spionaggio) che si davano appuntamento, che fomentavano la guerriglia, che programmavano addirittura le azioni, forse non saremmo arrivati a questo punto. Ma nessuno sembra voler capire la lezione, anzi a Milano si stanno dando da fare per “regolarizzare” (?) il Leonka!
Tutti si scandalizzano poi della distruzione della statua della Madonna: è un gesto incivile, certo, ma è solo un simulacro, e nemmeno di gran valore artistico. E’ molto peggio l’uccisione del missionario nelle Filippine, non solo per la perdita di una vita umana, ma anche prché è sintomo dell’ennesima recrudescenza della violenza islamica nei confronti dei cristiani.
Mancanza di rispetto.
Onore ad un vecchio combattente, onore a chi ha aspramente criticato tutti, senza eccedere, pagando sulla propria pelle, con digiuni e privazioni dell’acqua, perché le cose potessero cambiare. Non sono sempre stata d’accordo con lui, lo ammetto, spesso il mio pensiero divergeva di molto dal suo, ma devo riconoscere che MAI ha ecceduto, mai ha usato la violenza. E’ stato a volte duro a parole, senza mai offendere nessuno. Ed ora arriva quella che è più bella che intelligente che si permette di dagli dello stronzo solo perché ha consentito che le votazioni per la fiducia al governo si svolgessero regolarmente, quella stessa persona di animo tanto delicato da offendersi per una battuta quale quella del nuovo partito “Forza gnocca” (a proposito..quale logo adotterebbe 🙂 ? )
La Rosi fa compagnia a quell’altra Rosa appassita della quale ho scritto tempo addietro…).
Indignados?
Indignados loro, incavolata io…sono stufa di questa gentaglia che mette a ferro e fuoco le città. Ho presente le proteste CIVILI che si sono svolte in Spagna e quelle svoltesi negli Stati Uniti dove dimostranti pacifici, che opponevano solo resistenza passiva sono stati ammanettati ed incarcerati dalla Polizia. Qualche manifestazione sopra le righe si è svolta solo in Grecia, ma sappiamo in quale situazione si trovi questo paese
Qui in Italia invece ci sono solamente dei delinquenti comuni, gli stessi che hanno messo a soqquadro la val di Susa, gli appartenenti ai gruppi organizzati della No Tav, dei Cobas, dei black bloc, gente che non protesta contro i signori della finanza mondiale, ma ha solo il gusto di distruggere e difare casino. Mi viene da ridere quando sento Luca Cordero di Montezemolo asserire di essere dalla loro parte…certamente lo avrebbero accolto a braccia aperte, lui e la sua bella Ferrari fiammante, il poveraccio!
Cosa cavolo c’entra sfasciare auto, treni e vetrine con la protesta contro l’alta finanza? Cosa hanno di nuovo da proporre queste “persone”? Cosa credono di aver risolto i violenti con la loro “manifestazione”?
Gentaglia che da tempo si contattava usando i social network e siti web…
E questa gentaglia nuoce a chi? A chi veramente vorrebbe una denuncia seria ma pacifica contro quelle multinazionali, contro quell’alta finanza che sta sconvolgendo in nome del profitto (non del guadagno) gli equilibri mondiali, e tra queste organizzazioni metterei pure ed al primo posto le famigerate agenzie di rating che, come ho avuto a che scrivere già tempo fa, sono in mano a banche d’investimento, quindi hanno un notevole conflitto di interessi. (A proposito, chi controlla questi controllori, visto che secondo loro Parmalat, Lehman Brothers etc, erano da considerarsi investimenti sicuri?)
Questa volta le forze dell’ordine hanno usato gli idranti…la prossima spero che inizino ad usare i proiettili di gomma…
Pillole
Governo
Ennesima fiducia ottenuta oggi dal Governo. Ma quanti avranno votato veramente convinti, e quanti per tenersi ancora un poco il cadreghino con annessi e connessi? Mah…vallo a sapere!
Ma l’opposizione meglio che taccia per quanto concerne i voti di fiducia, e si ricordi di quando Prodi chiamava a raccolta anche i moribondi o quasi che arrivavano in barella!
Opposizione
Se il Governo è quello che è, l’opposizione non è da meno. Uscire ieri dall’aula durante il discorso del Premier mi sa tanto di infantile ripicca, di giochino che non serve a nulla. I bambinoni sono rientrati oggi per votare contro il Governo…e cosa hanno ottenuto? Mah… Vallo a capire…
Altra cosa fu l’Aventino del 26 giugno 1924, e Bersani e compagni stiano pur certi che non faranno la fine di Giacomo Matteotti!
In compenso Bersani, Bindi e soci hanno tuonato contro i Radicali che invece sono rimasti per “rispetto alle istituzioni”. In poche parole per Bersani & co. : se non pensi come la penso io, non sei nessuno. Questa sì che è democrazia!
Allucinazioni…
Quelle di Michele Santoro che nessuno vuole. Allucinante che la Rai lo abbia allontanato (e vorrei ben vedere, dopo i soldini che ha spillato), allucinante che Fininvest non lo gradisca (e ci mancherebbe pure, visto il perenne bersaglio dei suoi interventi), allucinante che La7 non accetti le sue condizioni (e ci mancherebbe, visto che sarebbe l’emittente la responsabile dei suoi interventi). E se va sul web perché le televisioni lo rifiutano è tutta colpa della CIA e di quel guerrafondaio di George W. Bush, che ha bloccato la libertà di stampa dopo l’11 di settembre (ma Santoro a quanto mi risulta ha continuato a comiziare liberamente in TV in questi ultimi 10 anni…vallo a capire cosa c’entrano la Cia, Bush e l’11 settembre!).
Giustizia.
Lavitola va arrestato o no? E’ colpevole di presunta estorsione al premier? E’ colpevole per aver indotto Tarantino a mentire? O forse è del tutto innocente? Chi lo sa… Intanto le varie procure si scannano tra loro. Questa è la giustizia italiana! E poi chissà perché quando qualcuno viene scarcerato perché il PM di turno non ha depositato per tempo gli atti si tratta sempre di affiliati alla criminalità organizzata e mai di un pincopallino qualsiasi colpevole di essere un rubagalline!
Primavera araba? Boh, io vedo solo una recrudescenza dell’estremismo islamico. Basti vedere l’Egitto con i Copti… Meglio chiamarlo autunno cristiano.
Povertà
Ci sono due films che vorrei fossero proiettati in tutte le scuole. Il primo è “Ladri di biciclette”, l’altro è “Umberto D.”, quest’ultimo, dicono, fu addirittura causa di una solenne arrabbiatura di Andreotti.
Ambedue le pellicole parlano di povertà, anzi, miseria addirittura. Nel primo c’è la storia di un disoccupato alla disperata ricerca di un posto di lavoro e che, per mettere insieme un pasto decente per la famiglia, deve anche far lavorare presso una stazione di servizio il figlioletto in età scolare.
Il secondo invece racconta della povertà dignitosa, pur se al limite della sopravvivenza, di un anziano dipendente pubblico che, dopo una vita di lavoro, si ritrova con una pensione da fame e con la sola compagnia di un cagnolino.
Quella era vera povertà, la povertà della gente che, nell’immediato dopoguerra, si recava a fare la spesa col “libretto”, dove venivano segnate le spese da saldare alla riscossione del salario quindicinale. Ferie? E chi le faceva allora?
Però per i bambini c’erano le colonie, sia marine che montane. Pure io, a suo tempo le ho frequentate, e da allora data la mia avversione per il mare, dove venivo mandata per fare provvista di iodio carente nella mia zona, in quanto le giornate erano scandite dal fischietto delle assistenti, per la sveglia, l’alzabandiera, la colazione, il bagno…ogni movimento insomma veniva regolato da quell’orrendo suono.
Tornando ai films, tutte e due le pellicole sono frutto della regia di Vittorio De Sica e rispecchiano l’immagine di un’Italia ancora ferita dalla guerra…Quella era la “vera” povertà, quando non avevi di che riscaldarti o avevi poco da mangiare, dove un uovo, un po’ di formaggio o qualche fetta di salame erano già considerate un lusso, non parliamo poi della carne!
E’ un periodo del quale mi hanno parlato i miei genitori avendolo vissuto, ma ancora di più ha toccato la mia nonna materna, vedova, con una figlia nubile a carico ed una pensione di reversibilità che era davvero una miseria con la quale dovevano sopravvivere in due.
Ed ora che vedo gente che parla di povertà, resto piuttosto scettica. Ovvio che le sacche di vera povertà ci siano, ma non la miseria nera di quegli anni dove veramente si faceva la fame.
numeri
9.10.11
Oggi ci contano anzi ci misurano… Sapranno quanti siamo, divisi per sesso e per fasce di età, che lavoro facciamo o abbiamo fatto, che scuola frequentiamo o abbiamo frequentato, dove abitiamo e come (in proprietà o in affitto) e tante altre cose. Ma nessuno ci chiederà se siamo davvero felici o almeno soddisfatti, e quali cose ci aspettiamo dal futuro, almeno per i giovani…
I numeri, si sa, sono asettici, sterili…
Pubblico o privato
Sia Mario che Antimisia hanno citato, commentando un mio post di qualche giorno fa, i presunti “favoritismi” che il governo avrebbe mostrato nei confronti delle scuole private.
Mia nipote, come tante altre bimbe, ne frequenta una fin dall’asilo (opps…scuola dell’infanzia). Non è una questione di élite, i genitori sono la classica famiglia di ceto medio (anzi, mia nuora è solo da poco più di un anno che, finalmente, ha un lavoro fisso), anche se in molti credono che gli istituti privati siano monopolio esclusivo dei “ricchi”. Ne frequenta una gestita da religiose, pur non essendolo, e detta scuola accoglie anche bimbe di etnie e religioni diverse e non fa assolutamente opera di proselitismo.
E’ stata scelta solo per ragioni contingenti. Ambedue i genitori lavorano, e là si effettua il tempo pieno, con il sabato libero. I bambini vengono seguiti anche nelle attività extrascolastiche che vengono svolte in sede, senza dover correre da una parte all’altra della città per portarli (ad esempio) in palestra o ai corsi di judo. Studiano da subito una seconda lingua e l’uso del computer, ovviamente in maniera adeguata alla loro età, gli insegnanti non effettuano gli scioperi così frequenti nella scuola pubblica, che si ripercuotono sia sullapprendimento che sul lavoro dei genitori i quali debbono forzatamente restare a casa.
Tutto ciò consentendo un percorso formativo di tutto rispetto riguardo alla scuola pubblica. Il servizio quindi è ottimo e come tale va pagato, ma anche lo Stato in questo senso risparmia, (in strutture e personale insegnante) ed è quindi giusto che detto risparmio venga girato a chi gli permette di farlo.
Taluni citano l’articolo 33 della Costituzione che “dà il diritto ad Enti e privati di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato”. Questo per garantire la libertà di scelta delle famiglie. Però le scuole impropriamente chiamate “private”, ma in realtà “paritarie”, in quanto devono seguire i medesimi programmi scolastici, rappresentano comunque un risparmio per lo Stato stesso, che per gli alunni che le frequentano non deve sostenere alcuna spesa, né di gestione né di amministrazione, quindi questo “risparmio” è giusto che venga ridistribuito alle scuole paritarie stesse.
Del resto chi crede che sia stato Berlusconi a finanziare dette scuole, non deve dimenticare che i primi contributi sono stati elargiti da Luigi Berlinguer quando era Ministro della Pubblica Istruzione e lo stesso D’Alema aveva stabilito che le scuole private e pubbliche venissero messe sullo stesso piano, godendo quindi del trattamento fiscale riservato alle Onlus e di finanziamenti per la realizzazione di progetti, per l’inserimento dei disabili, per il conferimento di buoni studio e per contributi per il mantenimento delle elementari parificate. Il governo Berusconi si è limitato ad adeguare, come è stato fatto anche per le scuole statali, detti contributi e finanziamenti per i progetti di formazione.
I nuovi mostri
Non so se Amanda Knox e Raffaele Sollecito, appena assolti dall’accusa di omicidio nei confronti di Meredith Kercher, siano davvero innocenti oppure colpevoli: la giuria ha deciso, e così è.
Nemmeno so se siano giuste le accuse nei confronti di Cosima e Sabrina Misseri per l’uccisione di Sara Scazzi o se sia giusta l’assoluzione, in primo grado, di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi, e nemmeno conosco chi sia l’assassino della piccola Yara Gambirasio, tutt’ora insoluto, o se davvero Salvatore Parolisi sia un uxoricida.
Quello che mi sconvolge è l’enorme massa di gente che si reca sui luoghi dei delitti e dei processi quasi fossero dei nuovi “spettacoli” e, in una qualche maniera, esserne, almeno in parte, protagonisti. C’è chi asserisce di fare una sorta di “pellegrinaggio” e chi ammette spudoratamente di recarsi in quei luoghi per pura curiosità… Senza nulla togliere all’orrore di queste tragedie, mi sembra che la categoria dei nuovi mostri si stia allargando a vista d’occhio.
Mostri sono quei gestori che, a fronte di un suicidio avvenuto nella toilette, non hanno ritenuto opportuno chiudere il bar, con la motivazione che l’esercizio era pieno di avventori, mostri gli stessi avventori che spinti da curiosità, non hanno voluto allontanarsi dal locale, mostri gli automobilisti che, per un sorpasso, possono aggredirti a colpi di cric, mostri, anche se in misura minore, quelli che applaudono ai funerali…
Mostri, ossia persone senza ritegno, senza dignità, senza umanità, senza rispetto per gli altri, e, cosa ancora peggiore, a volte nemmeno consci di esserlo.
Shhhhh
Se le parole, come scriveva Antimisia in un suo recente post, hanno importanza, i silenzi non sono da meno.
Ci sono quei silenzi che, accompagnati da un gesto, un abbraccio, una stretta di mano, un sorriso, uno sguardo, una lacrima, sono più eloquenti di mille discorsi e ti fanno sentire in sintonia con una persona, creano comprensione, intimità, a volte persino complicità.
Di contro, ci sono poi quei silenzi che ti feriscono più di un’offesa, perché denotano indifferenza e assoluto disinteresse, e sono quei silenzi “pesanti”, che ti lasciano con l’amaro in bocca, con un senso di solitudine e di incredulità. Viene da chiedersi perché nessuno dia delle risposte, perchè esista tanta freddezza, tanta noncuranza. Puoi interrogare qualcuno con gli occhi, ma anche allontanarlo, distogliendo lo sguardo da lui.
Il silenzio quindi non è mutismo, è assenza di parola, ma non di sentimento. E se dobbiamo “pesare” le parole, lo stesso dobbiamo fare col silenzio….
Bentornato Principino
Lasciatemi gioire per ieri sera…
Quando c’è Juventus-Milan, in casa si respira un’atmosfera strana… E’ tutto un fiorire di complimenti alla squadra avversaria: ma che campioni avete, come siete messi bene in campo, certo meritate la vittoria, però sotto sotto si pensa solo a vincere e si tifa in modo sfegatato. Il bello è che siamo solo in due, quindi l’avversario è solo mio marito. E mai come ieri mi sono goduta la vittoria, dopo aver sofferto per quasi tutta la partita! Certo il Milan aveva nelle gambe la stanchezza della partita di Champion di mercoledì ed aveva assenze importanti (ma chi se ne fregaaa), ma imbrigliati bene Ibra e Cassano, dopo vari assalti ce l’abbiamo fatta…alèèèèèè… Il Principino Marchisio ha messo a segno una stupenda doppietta. Un sentito grazie agli avversari per averci ceduto quel fenomeno di Andrea Pirlo…
Tra un Principe ed un Conte… Poco da fare per il Milan!
Cosa ne pensate?