Milano 20 settembre
In questo periodo la città è “invasa” da piccole sculture (in gesso? in polistirolo? non lo so), raffiguranti degli elefanti. Monocolori, decorate con ghirigori argentei o dorati, oppure bianche con decori policromi, o ancora dipinte in varie tinte: tutto questo per sensibilizzare le persone, mediante un’operazione di “arte on the road”, sul problema dell’estinzione dell’elefante asiatico.
Oggi il giro ci ha portato verso corso san Gottardo. Ogni tanto un portone è aperto e, sbirciando dentro, si scorgono, oltre ai cortili delle case di ringhiera, anche piccoli laboratori artigiani che ancora sopravvivono: materassai, tappezzieri, anche qualche elettrauto o carrozzeria…
Da lì fino a corso Lodi dove, per una sola fermata, abbiamo preso la metropolitana per arrivare a Porta Romana. Là sotto, incanalato nella galleria, il frastuono del convoglio che arriva ricorda tanto il rumore di uno stormo di bombardieri in volo…
La giornata era troppo bella per rinchiuderci in un museo o visitare mostre, quindi abbiamo proseguito per i viali ombreggiati da vecchi platani lungo le linee tranviarie.
Da porta Romana sarebbe sembrato logico prendere l’anello formato dai viali Montenero, Premuda e Piave, per ritrovarci a porta Venezia, ma a Premuda abbiamo girato per un saluto al “Cinc e tri vòtt”… Termine sconosciuto ai non milanesi, che indica la gigantesca statua che sorge alla fine di Corso Concordia, (dove ha sede un’opera pia dei frati cappuccini che assistono i bisognosi), rappresentante san Francesco: una mano aperta (cinc) e tre dita dell’altra alzate in segno benedicente (tri)..quindi cinque e tre…fanno otto! Veramente la frase completa, nel vero spirito meneghino, sarebbe cinc e tri vòtt, cinc che laùren e tri che fan nagòtt, ossia cinque che lavorano e tre che non fanno nulla.
Da là, tutto corso Indipendenza, piazzale Dateo, i viali rettilinei di viale dei Mille e viale Abruzzi, fino a Loreto e da là a casa…una scarpinata non indifferente!
Ti seguo sempre nel Tuo Tour.
Ma ogni tanto fermiamoci a bere qualcosa … Offro io
Grazie Loredana.
Felice giorno
Gina
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21 settembre 2011 alle 08:55
Gina carissima, ci sono anch’io a bordo e, non per insistere, offro io.
Un saluto di cordialità.
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21 settembre 2011 alle 16:18
eh no, qui siete a cà mia…quindi ospiti…offro io 🙂
Loredana
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21 settembre 2011 alle 17:31
ha ragione Gina non ti fermi mai sempre interessante il tuo girovagare meneghino veramente bello leggere.ciao Lory buonanotte
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21 settembre 2011 alle 23:29
Naturalmente a bordo c’è posto anche per te 🙂
Loredana
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22 settembre 2011 alle 17:33
Passavo per caso quando ho visto che c’è un sacco di gente che offre! Ho pensato che “piatto ricco mi ci ficco” e se non è tardi qualcuno mi offrirà bene ‘sto caffè! Solo caffè, però… niente 30 banane… troppo inquietanti! 🙂
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22 settembre 2011 alle 12:44
Caffè e biscottini per tutti….magari anche una torta sacher, quella che Redy aveva tanto criticato 🙂
Le banane…meglio lasciar perdere…:-)
Loredana
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22 settembre 2011 alle 17:32
Caffè, certo, purchè non quel famoso, particolare, esotico, “curiosissimo” tipo di caffè, i cui semi devono essere “trattati” in un unico modo, dai costi assolutamente proibitivi…
Ricordi?
E in una città come Milano lo si può trovare…
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22 settembre 2011 alle 21:14
Vi lascio anche scegliere la marca…che volete di più? 🙂
quel certo tipo di caffè di certo non no compero…..
Loredana
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23 settembre 2011 alle 17:09
… anche perchè, cara Loredana, se ben ricordi quel caffè costa(va) un autentico occhio della testa per una sola tazzina… e caffè per cinque… Gina, Antimisia, Zabachetti, Carlo, Lore… sarebbe un capitale!
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23 settembre 2011 alle 19:05
il prezzo per gli amici non conta 🙂 dimentichi Mario….invito pure lui….
Buona serata Carlo, ed a tutta la banda
Loredana
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23 settembre 2011 alle 19:33