Un castello di carte
Adesso che il castello di menzogne di Massimo Ciancimino è crollato, tanto da costringere a richiederne l’arresto da parte dello stesso PM Antonino Ingroia , il quale aveva accettato TUTTE le sue “testimonianze” senza battere ciglio, e solamente perché è saltato fuori il nome di Gianni De Gennaro malamente appiccicato ad una lista di presunti collusi con la mafia, chi ci chiederà scusa?
Il magistrato che non aveva richiesto nessuna controprova delle balle sparate da quel bel tomo?
O Santoro che lo ha ospitato nella sua trasmissione senza verificare la veridicità dei fatti, come sarebbe compito di un qualsiasi buon giornalista?
Lo stesso Santoro che ieri sera nella sua trasmissione ha palesemente ignorato la notizia dell’arresto preferendo soffermarsi sull’ennesima barzelletta sconcia di Berlusconi? Vero è che ogni trasmissione necessita di una certa preparazione e che forse il tempo materiale mancava, però almeno un accenno, un trafiletto di un paio di minuti poteva almeno dedicarlo ad un fatto così eclatante!
Ma a suo tempo l’importante era trasformare Ciancimino in un eroe mediatico, denigrando al tempo stesso persone della levatura del generale dei Carabinieri Mario Mori, che aveva recentemente contestato l’autenticità dei documenti presentati dal Ciancimino, contraffacendoli con un software informatico mediante il classico copia-incolla.
Almeno Marco Travaglio, oggi, un piccolo articoletto lo ha dedicato, ad una notizia di tale levatura.
Certo è che tra una magistratura che prende per oro colato quanto raccontato dal figlio di un boss senza produrre prove concrete, e tra mezzi di informazione che tutto fanno meno che informare dopo un’attenta verifica dei fatti, siamo messi proprio bene!
la macchina del fango si nutre di sensazionalismi—
molto semplice sparare a zero su tutto e tutti—
mettere in dubbio gli operati altrui—
e poi alla fine, chi lo pagherà il conto?
buone cose,
S
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22 aprile 2011 alle 16:35
appunto, S….. Ma ormai il fango è cosa di tutti i giorni… ed il conto lo pagano sempre gli stessi
Buona serata
Loredana
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22 aprile 2011 alle 18:28
Ennesimo episodio: onestà intellettuale cercasi, disperatamente.
Lo so, son ripetitivo, financo noioso ma quella è la grande realtà dei fatti.
“Chi pagherà il conto?”.
Grazie, Loredana, per il tuo post che esprime, sai cosa?, la tua onestà intellettuale.
Un caro saluto.
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22 aprile 2011 alle 17:33
Ma possibile che quelli intellettualmente onesti si trovino solo sui blogs?
nella vita normale dove sono?
Un caro saluto
Loredana
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22 aprile 2011 alle 18:26
Ci sono, ci sono, Lore, anche nella vita normale. E non pochi; quasi sempre silenziosi, nascosti, comunque non appariscenti ma concreti e reali.
Tu per esempio.
Auguronissimi, ogni giorno dell’anno, per tanta, infinita serenità.
E’ quella buona Pasqua!
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23 aprile 2011 alle 10:54