La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 12 aprile 2011

Anna Takhatarova

Chi era costei?

Una contadina russa che lavorava nei campi portandosi appresso la figlioletta e che, 50 anni fa, vide atterrare vicino a se un uomo con la tuta arancione ed un casco con la scritta CCCP sopra la visiera.

Già, perché cinquant’anni fa in cielo saliva la Vostok 1, (Oriente1) la navicella spaziale che portava nello spazio il primo uomo, Yuri (o Jurij) Gagarin, un giovane pilota appena ventisettenne. Non c’erano ancora gli abitacoli relativamente confortevoli di oggi, la Vostok era scomoda ed estremamente piccola, però il viaggio durò poco meno di due ore, dalla 9.07 alle 10.57, giusto il tempo di salire, percorrere un’orbita e ridiscendere, praticamente un test per verificare le reazioni umane ai voli spaziali. Un abitacolo molto ristretto, con comandi manuali e meccanici, nulla a che vedere con le strumentazioni elettroniche di oggi, che in quel tempo apparivano come fantascientifiche.

Lo stesso razzo che mise in orbita la navicella era un missile intercontinentale R7 adattato per l’occasione.

Un percorso breve, confrontato a quanto sarebbe successo in seguito, ma importantissimo perché era il primo, paragonabile forse al primo sbarco sulla Luna.

L’astronauta compì la sua orbita intorno alla Terra, e in fase di atterraggio, fuoriuscì catapultandosi col seggiolino eiettabile proprio davanti agli occhi sbalorditi della succitata contadina.

Al ritorno fu accolto come un eroe, ma la sorte non gli fu benevola. Pochi anni dopo, nel 1968, morì schiantandosi con un caccia, dicono per evitare un pallone sonda…Ora le sue ceneri riposano al Kremlino, assieme a quelle di tanti personaggi che hanno scritto la storia della Russia.

 

http://www.youtube.com/watch?v=o3pOJae4H6Q