La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Figura…istituzionale

 

Ricordo quando durante la campagna elettorale in Lazio per l’elezione del nuovo governatore, Fini non intervenì accampando la scusa di essere una figura istituzionale e quindi super partes. Fu quindi lo stesso Berlusconi a scendere in campo per sostenere Renata Polverini (tra l’altro “creatura” di Fini, provenendo dalla CISNAL e dall’UGL) consentendole di vincere le elezioni ancora al primo turno contro Emma Bonino.

Ma allora che ci faceva sabato a Milano il nostro caro presidente della Camera, unitamente a Casini e Rutelli? Sosteneva il candidato sindaco della città, Manfredi Palmeri… Pur di avere visibilità, Fini ha accantonato la “figura istituzionale”, e fa solo una FIGURACCIA.

10 Risposte

  1. Carlo

    Coerenza cercasi.
    La credibilità è una conseguenza, oggettiva.

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    28 marzo 2011 alle 16:52

  2. 🙂

    Vero, Carlo
    Per questo i nostri beneamati politici, no0n solo Fini, non riscuotono la nostra fiducia.
    Buon pomeriggio

    Loredana

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    28 marzo 2011 alle 17:14

  3. che volto che ha !!! ciaooo

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    28 marzo 2011 alle 20:29

  4. vero, sempre vedere oltre, ciao daniele

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    28 marzo 2011 alle 22:38

  5. Se è per questo, Fini non è nuovo alle contraddizioni. Ogni qualvolta, per il passato, diceva qualcosa che infastidiva Berlusconi, il giorno dopo diceva l’esatto contrario perdendo progressivamente consensi. E non sto minimamente riportando il fatto di Montecarlo, ci mancherebbe.

    Giancarlo

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    29 marzo 2011 alle 10:33

    • Verissimo, Giiancarlo…ma in sede di giudizio hanno stabilito che vendere sottocosto un appartamento in un luogo prestigioso NON è reato. 🙂
      E guarda caso, hanno interrogato TUTTI, meno che i diretti interessati (Fini e Tulliani).

      Un caro saluto

      Loredana

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      29 marzo 2011 alle 15:34

  6. Carissima Loredana, io, da uomo di sinistra, ritengo che Fini sia l’unico politico “puro” rimasto nell’ambito della classe politica italiana. Sono incoerente? Non credo, piuttosto critico direi. E a proposito di coerenza, cui io sono contrario in linea di massima perché altamente condizionante e limitante nella crescita intellettuale, non credo si possa cercarla nè pretendenderla da nessuno, tanto meno da chi alla politica deve il proprio benessere sociale. Nè si può chiederne di più di coerenza ad un personagio che per essersi opposto ad uno strapotere non condivisibile, ha lasciato posti al governo, ci ha rimesso e ci sta rimettendo posizone e tranquillità. Mi sembra una lotta veramente impari quella di Fini contro Berlusconi e i suoi adepti. Non mi sembra che Fini abbia organizzato campagne denigratorie contro Berlusconi o l’abbia accusato di essere in combutta con chicchessia per demolirlo. Mi sembra esattamente il contrario. Mi sembra che sia Berlusconi ad “allontanare” dissidenti, amici o nemici, solo perché “dissidenti”, come nelle migliori tradizioni della “Repubblica” di Platone o de” Il Principe” di Macchiavelli (Machiavelli).
    Inoltre in una situazione politica così confusa, dove tutti affermano tutto per poi smentirlo il giorno seguente, il comportamento di Fini mi sembra in fondo il più corretto. Certo deve difendersi. Che dovrebbe fare? Lasciare la presidenza della Camera perché glielo chiede il Club di Berlusconi? O rinunciare a farsi una posizione politica per non finire nel “secchio della monnezza” di Berlusconi. Giocare seguendo le regole contro chi le regole non solo non le segue ma le cambia a suo piacimento e convenienza, è da stupidi, da sprovveduti, da autolesionisti. Al tempo della Polverini la situazione tra i due era in ebollizione ma non era scoppiata, quindi la cautela era d’obbligo, anche se malumori e scontenti apparivano già evidenti. Poi la situazione si è definita e ognuno ha assunto la sua posizione apertamente. Io dico che tra tutte le migliaia di politici che fioriscono e si moltiplicano come margherite sui prati di primavera, ben pochi avrebbero rinunciato a poltrone e benefici per un’idea. Avranno fatto i loro conti anche loro, non lo so, anche se alcuni sono allegramente migrati dove si viene pagati per pensarla in un certo modo, ma a tutt’oggi mi sembrano i più seri e i più affidabili, politicamente parlando. Fini, ha seguito un suo percorso, lineare, evolutivo e ideologicamente (nel senso buono) valido. E io rispetto sempre l’onestà intellettuale e chi si batte per essa, di qualsiasi colore sia, purché non somigli troppo al colore dei soldi.
    Ma questo è solo parte del mio parere 🙂 Ciao Loredana, grazie e un caro abbraccio.
    Ciao Carlo, ciao Pasquale! Un caro saluto!
    Giancarlo

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    30 marzo 2011 alle 07:38

    • Caro Giancarlo, è sempre piacevole confrontarsi con una persona garbata come te. 🙂
      Certamente Fini è ancora un “animale politico” (l’altro che resta, Andreotti, è purtroppo ultranovantenne, e poi, magari ti stupirai di quanto dico, c’è Bossi che, al di là di certe sue esternazioni, in tanti campi si è dimostraro lungimirante), ma bisogna anche riconoscere che lo stesso Fini è mosso da una grande ambizione che ha causato tutto questo.
      Ricordi quando il MSI era ancora considerato ai margini della società? Quando nel 1995 a Fiuggi (la famosa “svolta”) fu creata Alleanza Nazionale, causando molti dissensi nel partito, fu perché egli prospettava già l’alleanza con Berlusconi (allora solo esterna)…già in quel periodo mirava avanti, per ottenere il consenso ed il potere che sempre gli era sfuggito dalle mani.
      Ricordi il progetto dell’alleanza con Mario Segni, che fallì di lì a poco? Tutto questo lo portò a diventare alleato di Berlusconi, ottenendo il Ministero degli Esteri e la carica di vicepresidente del Consiglio, quindi sostituto dello stesso Berlusconi.
      Forse sperava di poter accedere a cariche più alte in un tempo ragionevole, ma visto che il premier, tra alti e bassi, è in sella da 17 anni, la sua pazienza forse avrà avuto un limite. Non si spiega altrimenti come mai si sia accorto dopo un così lungo lasso di tempo dei difetti del Silvio nazionale.
      Fini non ha mai attaccato Berlusconi? Pubblicamente no, ma il famoso fuorionda del 2009 con Trifuoggi prova che già allora (confluita AN tra gli azzurri) il nostro mirava a soppiantare Berlusconi, dando tra l’altro prova di ingratitudine. Se poi Fini in altre sede ha detto che si era allontanato dal PdL perché gestito con sistemi imprenditoriali e autoritari, quest’ultima accusa gli viene ora rivolta da molti che hanno abbandonato FeL, ritornando nel PdL o confluendo ne gruppo misto. Non ha mai offeso Berlusconi? Però ha lasciato che lo facessero altri, l’ultimo Di Pietro che lo ha apostrofato con l’appellativo di coniglio senza che gli muovesse alcun rimprovero, e questo sì come figura istituzionale. Credo che tutte queste anomalie potrebbero essere risolte se si abolisse la dicitura “elezione SENZA VINCOLO DI MANDATO”. Io, cittadino, scelgo te, politico, perché credo in un programma e in uno schieramento, e non mi puoi cambiare le carte in tavola a partita già iniziata, tanto più che per presentare una lista alle elezioni bisogna raccogliere un certo numero di firme: quali sono quelle di Futuro e Libertà? Tu, politico, non ti ritrovi più in un certo schieramento? Bene, ma abbi il coraggio di dimetterti e lasciare il posto a chi ti seguiva in lista.
      La coerenza politica poi ha un limite. Se è vero che è lecito cambiare idea, (è successo pure a me), un certo filo conduttore bisogna comunque mantenerlo. Non puoi dire che Mussolini è stato uno dei più grandi statisti e poco dopo indicare il fascismo come il male assoluto: le due cose sono esattamente in contraddizione.
      Ma è difficile rinunciare a potere (meglio comandare che… recita un vecchio detto) e prebende… Ma forse noi, nonostante un diverso orientamento politico, siamo rimasti ancorati ad un governo simile alla “Città del sole” di Campanella, o all’isola di Utopia di Tommaso Moro, più che a “Il fine giustifica i mezzi” del Principe di Machiavelli…
      Un caro abbraccio e l’augurio di una bona serata 🙂
      Loredana
      (accipicchia se mi impegni nei dibattiti…ma è davero piacevole:-) )

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      30 marzo 2011 alle 15:23

  7. Carlo

    E ieri alla Camera son volate parole estremamente… popolari, tra un ministro e il presidente, entrambi della stessa matrice politica; con lanci di monetine poi da parte della gente…
    Beh, coi tempi che corrono, buone anche le monetine, purchè, come si lamentano i preti dopo le questue, non siano i leggerissimi centesimi di euro (1, 2, 5 cents)…

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    31 marzo 2011 alle 09:00

  8. Eh..le parolacce volano… La Russa che ha mandato….a quel paese Fini. Di Pietro che ha dato del coniglio a Berlusconi, Formigoni che dice miserabile a Vendola, perfino la Bindi che apostrofa come rompic… la Concia…
    I nostri politici non finiscono mai di stupirci… spero sono che non siano lo specchio del Paese…

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    31 marzo 2011 alle 15:31

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