La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Pensieri….

Sarà un intervento un po’ sconclusionato, generato dalle riflessioni indotte da due recenti post, uno di Giancarlo (Dna) sull’amore di Dio, l’altro di Nazzareno sul senso della vita. Tutto un turbinio di pensieri che girano vorticosamente nella mente. Pur battezzata e cresimata, non sono religiosa, però mi interrogo spesso su tanti misteri. La creazione ad esempio. La Bibbia ce la racconta in maniera (credo) metaforica. Ogni giorno rappresenta un’era… forse. Le teorie dell’evoluzionismo e così pure della fisica hanno chiarito molti interrogativi. Però mi domando sempre…big bang e quant’altro…il primo nucleo, che a detta degli scienziati, ha dato origine a tutto, espandendosi…da dove cavolo viene fuori? E l’interrogativo resta irrisolto.

Poi Dio… Ho una coppia di amici fervidi cattolici, una delle mie migliori amiche è ebrea, frequentiamo due fratelli islamici. Tutti concordi nel dire che Dio è buono. A me basterebbe che fosse GIUSTO. Quando leggo di crimini efferati, di madri e padri che sopprimono, spesso bestialmente, i propri figli, ne dubito. Mi si obietterà che il Signore ci vuole mettere alla prova, ma perfino Dio, all’ultimo momento, fermò la mano di Abramo…

Altra obiezione sarebbe quella che siamo dotati di libero arbitrio, quindi liberi di compiere o meno il male. Certo, è valido per i colpevoli, ma le vittime hanno scelto loro di finire in questo modo? Ed i miracoli? Con quale criterio vengono “sorteggiati” quelli che debbono beneficiarne? Perché, magari, viene guarito un vecchio peccatore, mentre un bambino innocente dovrà portare i segni dell’infermità per tutta la sua vita o per quel che gli rimane di essa? E’ un atteggiamento GIUSTO questo? E quando leggo di bimbi Rom bruciati nelle loro baracche… Sono loro che devono scontare, in una sorta di contrappasso, i delitti perpetrati dagli adulti? Ognuno di noi, quotidianamente, commette le proprie ingiustizie, piccole o grandi che siano, i propri peccati, ma credo che ciascuno debba rispondere solamente alla propria coscienza: è questo il nostro Dio, che abbiamo dentro di noi, che ci indica cosa sia bene e cosa no.

Mah… Sono queste le riflessioni che, poco a poco, mi hanno allontanato dalla Fede. Ho il massimo rispetto per chi crede, a volte anche un po’ di invidia perché grazie ad essa queste persone sopportano prove che io non riesco a superare, hanno fiducia in un mondo ultraterreno che io non so nemmeno immaginare, ma proprio non riesco a farmi una ragione di tutto ciò…

10 Risposte

  1. grazie della visita complementari, solo chi sa cosa vuol dire uomo donna amore lo può interpretare, nella maniera che io vorrei trasmettere, ps la foto del quadro del tuo scritto mi manda in estasi, me lo metterei in casa. Ciao Daniele

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    15 marzo 2011 alle 17:02

  2. Carlo

    Loredana, un bel post che moltissimi sottoscriverebbero perchè quei dubbi, interrogativi, riflessioni, pensieri… riguardano chi più chi meno ognuno di noi, esseri umani (gli unici, fra l’altro, chissà perchè, che possono porsele, quelle domande).
    E’ dentro ad ognuno di noi la risposta, magari non leggibile o decifrabile.
    Nessuna religione può dare certezze razionali e chi pratica o frequenta una fede sovente lo fa per non porsi quelle domande, lasciando appunto le risposte agli… addetti ai lavori.
    Uno scrittore ebreo sostiene che “l’unica vera religione è l’altruismo; che il vero ateismo è l’egoismo”.
    Da molto tempo ho fatto mia una regola, dettata da un padre missionario: la persona che vive umanità e fraternità, anche se non lo sa, si dà quelle risposte.

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    15 marzo 2011 alle 17:18

  3. Le domande ce le poniamo sempre, Carlo. sono le risposte che sono difficili da trovare…. Concordo con te per quanto concerne l’egoismo e l’altruismo, anche se l’altruismo è difficile da esercitare, ma comunque ci si prova sempre 🙂

    Una buona serata.

    Loredana 🙂

    Per quanto concerne Giancarlo, spero solo che stia facendo manutenzione al blog e che al momento l’abbio “privatizzato”.

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    15 marzo 2011 alle 17:58

  4. Carlo

    – Lo sai, commenta ora Pasquale, io ho incominciato a star bene da quando non voglio più farmi quelle domande!
    – Ma come fai allora, rispondo io, quando hai fame o sete? Non mangi e non bevi così stai meglio?

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    15 marzo 2011 alle 18:44

  5. non si vive di solo pane….
    ma anche di companatico 🙂
    anzi, trattandosi di Pasquale, anche di caffè e biscottini 🙂
    Una battuta per sdrammatizzare un poco.

    Un saluto a tutti e due

    Loredana

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    15 marzo 2011 alle 19:17

  6. hai toccato dei punti focali .sai io non prego mai Dio ma non perchè non credo penso di credere anche se poi faccio parte della fascia di quelli che si perdonano da soli. la vita intanto è questa. poi in seguito un altra, ci spero, l’ inferno no non credo esista il paradiso no non credo penso che forse cè nè sarà un altra simile magari per certi versi di livello superiore mi auguro più equa e giusta non prego mai Dio per me perchè e non scherzo penso che abbia cose più importanti da fare che pensare a me un abbraccio nazzareno ps a confusione anche tu stai messa bene ah ah ridiamo un pò che è meglio by

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    15 marzo 2011 alle 21:54

  7. Credere non significa essere sprovveduti. Anche io rispetto chi crede ma non rispetto il fanatismo, il fondamentalismo di alcuni e l’ottusaggine di altri. Quelli che hanno una fede cieca sono pericolosi, perché non usano il senso critico e quindi il raziocinio per valutare e considerare, ma accettano il dogma a prescindere. E i dogmi sono anche punitivi e di condanna!
    Il nostro Dio, il Dio occidentale, secondo me è stato costruito secondo canoni ben precisi e arricchito nel tempo di aggiustamenti e piccole correzioni ad opera di quell’eclettico organismo che è la Chiesa Cattolica.
    Siamo talmente sprovveduti che non ci rendiamo conto che anche se stiamo a decine in Cattedrale a pronunciare la stessa orazione, ognuno di noi ha un’immagine di Dio completamente diversa da quella degli altri. E non parlo ovviamente dell’aspetto fisico… il vecchio austero con la barba lunga e bianca! Basterebbe questo per capire che il vero Dio è dentro ognuno di noi, in quello che percepiamo da ciò che ci circonda; che l’uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, non è altro che un misto di umanità e di spiritualità, ed ecco la doppia natura di Cristo…
    Io credo in un dio, forse, non lo so… so che ne ho bisogno a volte; ho necessità di parlare con qualcuno “lassù”, ma fatico a dare una forma fisica al mio interlocutore. Chissà perché. Comunque, quando qualcuno mi ha chiesto se Secondo me Dio esiste, ho sempre risposto:” Tu ci credi… Sì?” “Allora esiste”. A questo credo.
    Insomma… un bel discorsetto hai tirato su eh! … Devo prendere le ferie per risponderti come si deve 🙂
    Gran bello stimolo. Grazie Loredana! Un abbraccio.
    Giancarlo

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    16 marzo 2011 alle 19:35

  8. Carlo

    Caro @Giaros, ciao.
    Una bella riflessione, la tua. E come sempre, quando si toccano certi argomenti, si rischia. Io, per esempio, vengo “accusato” come un mangiapreti e mioscredente dai soliti… fanatici se oso criticare; oppure come un bigotto dai miscredenti quando difendo la chiesa carismatica, che da sempre è vicina agli ultimi, poveri, malati, angosciati, soli, perseguitati, rifiutati…
    “A che serve dirmi soddisfatto nel vedere la chiesa affollata nei dì festa se nessuno cambia, dentro, per essere coerente e credibile quando è fuori”, diceva un vecchio parroco.
    Ma forse Loredana propone la ricerca di risposte personali, di ognuno di noi verso l’Entità Suprema, o Dio, o Chissà Chi… alle proprie domande, spesso inevitabili, anche se non le si vuole… cioè, appunto, “quei” pensieri che si preferisce non fare ma che diventano inevitabili. Soprattutto in certi momenti o periodi della propria vita.
    Lo sento, l’amico Pasquale: uffà, ancora con questi ragionamenti! Ma prepara piuttosto il caffè, dài, e lascia che ognuno… se la sbrighi da solo, con Quello Là…

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    16 marzo 2011 alle 20:27

  9. Ciao, oddio che confusione.
    Già sono una che vaga perenne sulla nuvoletta,
    e adesso esprimere un mio parere su un argomento tanto vasto e profondo mi manda
    in tilt.
    Comunque, da bambina, sospinta soprattutto dai nonni frequentavo la chiesa con assiduità. Poi si cresce e la vita ti mette
    di fronte a dubbi e paure.
    Sono certa solo di questo, che la Fede e la
    Chiesa sono due cose separate.
    La chiesa è fondata sulle “Favole”
    La Fede è la” coscienza” che mettiamo a cospetto degli altri.
    Il mio Dio è personale ed esiste solo per me.

    Un abbraccio
    Gina

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    17 marzo 2011 alle 16:29

  10. @ Giancarlo… io addirittura lo temo, il fanatismo. A suo tempo produsse le Crociate, la “Santa” Inquisizione (?), la caccia alle streghe. Al giorno d’oggi, vediamo bene cosa provoca il fondamentalismo islamico….
    (le ferie …addirittura…:-) )

    @ Carlo… Ognuno ha un atteggiamento differente rispetto a Dio, e si propone in modo assolutamente personale davanti a Lui. Io ho molti dubbi, lo ammetto, cerco di essere razionale, ma non sempre la ragione dà le risposte giuste…

    @Gina… hai centrato bene..Fede e Chiesa sono cose assolutamente differenti. La chiesa è solo un aspetto esteriore, una serie di ritualità che vengono tramandate nel tempo, spesso disattese dagli stessi appartenenti.

    Un caro abbraccio a voi tutti

    Loredana

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    17 marzo 2011 alle 16:48

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