Una Rosa appassita
Fa perfino pena Rosa Russo Iervolino, che si affida ad un cavillo per tenersi stretta la poltroncina di sindaco per qualche tempo ancora. L’inerzia con la quale ha governato (?) Napoli dovrebbe cessare a maggio, dal lontano 2001, succedendo a O’Re, Antonio Bassolino, dieci lunghi anni durante i quali la città è stata più volte sull’orlo del collasso. Le emergenze rifiuti (emergenze croniche…), la bocciatura dell’America Cup, un’alluvione… Lei che faceva? Mica si rimboccava le maniche, ma pregava san Gennaro perché la tirasse fuori dai guai o lo incolpava di non fare il suo dovere verso la città. A dire il vero, dopo la prima emergenza rifiuti ringraziò Berlusconi per aver risolto la questione, (cosa che non aveva fatto il suo “amico” Prodi che si era limitato ad inviarle una trentina di forestali), per poi sottoscrivere la petizione del PD contro il premier. Quando si dice la coerenza!
Nella sua giunta si sono avute 12 sostituzioni, la sua impopolarità ha raggiunto il culmine
La decenza vorrebbe che si dimettesse, ma lei, capatosta, tiene duro, nonostante i 31 membri di giunta che hanno firmato una mozione di sfiducia…. Napoli, tieni duro. Poco più di due mesi e Rosetta finalmente se ne va, sperando però che il sostituto faccia finalmente qualcosa e non si aspetti pure lui l’aiuto del santo Patrono!
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