Pochi versi, intensi versi! Si può dire tantissimo quando si parla col cuore e non con le parole. Quando si ha cuore per farlo!
Un abbraccio a te e un pensiero a Yara. Commosso. Sincero. Grazie Loredana! Giancarlo (Giaros)
Sulla rabbia iniziale, è prevalsa infine la pietà, per questa ragazzina con la sua fiducia nel mondo così perfidamente tradita, con il suo candore, la sua fragilità. Così diversa da alcune sue coetanee che passano le serate tra “sballi” di alcool e musica assordante, pronte a vendersi per una ricarica del telefonino, nella totale assenza dei genitori che preferiscono non vedere e non sapere.
L’ho pensata aggrappata a quei ciuffi d’erba come per non farsi strappare quella vita che le veniva tolta in una maniera così atroce.
La voglio ricordare ancora con un epitaffio dall’Antologia di Spoon River – Johnny Sayre
Si spera solo che le televisioni comincino ad essere un po’ più magnanime, per rispetto al dolore della famiglia e non ne facciano, come al solito, carne da macello solo per attirare ascolti…
Hai ragione, Giancarlo…tutta questa frenesia dei mass media fa paura e disgusto nello stesso tempo. Mi ricorda quegli orrendi applausi ai funerali. Quando ci vorrebbe invece silenzio e raccoglimento…
Loredana
..già e un altra creatura è salita al cielo..
e da poco un altro militare le fà compagnia…
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28 febbraio 2011 alle 19:57
Max…ho perso il conto di quanti dei nostri ragazzi sono mancati in questi anni durante le varie missioni di “pace”…
Spero almeno che serva a qualcosa.
Un abbraccio
Loredana
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1 marzo 2011 alle 16:11
Pochi versi, intensi versi! Si può dire tantissimo quando si parla col cuore e non con le parole. Quando si ha cuore per farlo!
Un abbraccio a te e un pensiero a Yara. Commosso. Sincero. Grazie Loredana! Giancarlo (Giaros)
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1 marzo 2011 alle 09:18
Sulla rabbia iniziale, è prevalsa infine la pietà, per questa ragazzina con la sua fiducia nel mondo così perfidamente tradita, con il suo candore, la sua fragilità. Così diversa da alcune sue coetanee che passano le serate tra “sballi” di alcool e musica assordante, pronte a vendersi per una ricarica del telefonino, nella totale assenza dei genitori che preferiscono non vedere e non sapere.
L’ho pensata aggrappata a quei ciuffi d’erba come per non farsi strappare quella vita che le veniva tolta in una maniera così atroce.
La voglio ricordare ancora con un epitaffio dall’Antologia di Spoon River – Johnny Sayre
” Strappata dal male a venire”
Un abbraccio anche a te, Giancarlo
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1 marzo 2011 alle 16:18
Si spera solo che le televisioni comincino ad essere un po’ più magnanime, per rispetto al dolore della famiglia e non ne facciano, come al solito, carne da macello solo per attirare ascolti…
Giancarlo
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1 marzo 2011 alle 14:12
Hai ragione, Giancarlo…tutta questa frenesia dei mass media fa paura e disgusto nello stesso tempo. Mi ricorda quegli orrendi applausi ai funerali. Quando ci vorrebbe invece silenzio e raccoglimento…
Loredana
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1 marzo 2011 alle 16:20
Una preghiera.
Carlo.
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1 marzo 2011 alle 22:57
ed un pensiero…grazie Carlo
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2 marzo 2011 alle 18:26
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