Prova d’italiano
Da qualche giorno sono iniziate le prove di conoscenza della lingua italiana da parte degli immigrati. Non so come vengano svolti, mi sembra che si tratti di una prova di comprensione, di un test per coniugare esattamente dei verbi ed infine di un dettato per verificare se le parole vengano scritte correttamente. Mi sono ricordata allora che tempo addietro l’Avvocatura dello Stato aveva denunciato i vari strafalcioni commessi dagli esaminandi, tutti laureati quindi, errori grossolani come “CORREZZIONE”, “HABBIAMO” “LEGGITTIMO” e “PATE’ D’ANIMO”…
Forse sarebbe il caso di sottoporre ai test certi nostri cervelloni, magari iniziando da certi insegnanti.
Educazione
Un recentissimo post di Giancarlo che, partendo dalla monnezza, si poneva il problema dell’educazione civica, mi ha riportato alla mente due episodi.
Il primo: Copenhagen, autunno 1994.
Visitavamo Rosennborg, con i nostri 2 figli, ragazzini allora, e c’erano con noi anche delle scolaresche danesi, alcune di bambini davvero piccoli. Premetto che in Danimarca viene dato loro molto spazio, tantoché per poter vedere meglio la corona reale, esposta al centro di una stanza in una teca di vetro, era stata allestita una scaletta per i più piccini.
Tra i tanti tesori esposti c’erano anche cristalli e porcellane, senza alcuna protezione. Gli insegnanti spiegavano ed i bimbi, composti ed in silenzio, guardavano senza toccare nulla, limitandosi ad indicare qualcosa se volevano ottenere delle spiegazioni. Finita la visita, nel cortile del castello, si sono messi a giocare come tutti i bimbi del mondo, ed hanno consumato la merendina. E tutti, ma proprio tutti, sono andati a gettare le carte e gli avanzi nei cestini appositi. Parlo di bambini di 5 o 6 anni… Questa è educazione.
Secondo episodio:
Alpenzoo di Innsbruck, forse tre anni fa, dove abbiamo portato la nipotina. Gabbie di uccelli con cartelli che riportavano istruzioni in varie lingue, tra le quali naturalmente l’italiano, che invitavano a non disturbare i volatili, essendo il periodo della cova. Scolaresca romana in gita, sguaiata e maleducata, con quattro insegnanti che si facevano gli affaracci loro mentre i ragazzi battevano sui vetri delle voliere costringendo i custodi ad intervenire… Identico comportamento presso la vasca dei castori, dove i più “intraprendenti”, nonostante il divieto, immergevano le mani o, peggio, tiravano pigne.
Nonostante fossero stati redarguiti, pur cessando le molestie agli animali, hanno continuato a ridacchiare e a fare chiasso… Io,essendo italiana come loro, mi sarei sprofondata…
Cosa ne pensate?