La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 12 luglio 2010

Lassù tra le montagne

 

Sono sempre stata innamorata della montagna. Il mare, così piatto ed immenso mi sgomenta, mentre i monti con le loro vette ed i loro paesaggi sempre diversi, mi affascinano. È bello alzarsi presto, alla mattina – da sempre sono ormai abituata a svegliarmi per tempo, ancora dai tempi in cui lavoravo – e partire per luoghi che ormai conosco bene, ma che sono sempre bellissimi. Si parte dalle zone adiacenti alla città, circondata da coltivazioni di meli, ancora avvolti dalla bruma mattutina, quando gli irrigatori automatici formano piccoli archi iridescenti ai primi raggi del sole, per poi salire verso le colline coltivate a vigneti, con pergole basse ed ombrose.

 

 

 

 

 

 

 

 Quindi si arriva alle zone dei prati, tanto folti da sembrare una moquette  ottime per i pascoli delle mucche di razza bruno-alpina dal muso dolcissimo

 

 

 e, al loro limite, i boschi di larici, abeti e pini nei loro differenti toni di verde. Pian piano i boschi lasciano spazio ai pini mughi, bassi e contorti, ed alle macchie di rododendri

 

 

che, quando sono in fioritura, sono semplicemente spettacolari. Ed alla fine, le rocce, aspre, nude, di una bellezza strabiliante, sempre diverse, modellate dal vento e dagli altri agenti atmosferici, dove, in alcuni posti, persiste ancora la neve e da alcuni anfratti fuoriescono cascatelle impetuose e spumeggianti. Se poi le rocce sono le Dolomiti, lo spettacolo è assicurato. Non per altro sono state recentemente incluse tra il patrimonio dell’Umanità. Data la mia zona, sono particolarmente affezionata alle Dolomiti che si vedono dalla mia città (potevo ammirarle benissimo dalla finestra del mio studio), ossia l’altopiano dello Sciliar ed il Catinaccio, detto anche Rosengarten (Giardino delle rose), perché al tramonto diventa davvero di un rosa molto acceso.