Forse sarà come dici tu, Igni, però gli operai polacchi (sottolineo OPERAI, non le classi dirigenziali) si sono detti disposti a lavorare anche di sabato e posticipare il periodo di ferie pur di conservare in Polonia la produzione della Panda. In periodo di magra si dice "piuttosto di niente, meglio piuttosto"… E l’alternativa sarebbe appunto il NIENTE, solo che disoccupazione e cassa integrazione li paghiamo noi, con le nostre tasse. In era di globalizzazione dobbiamo essere produttivi, non possiamo permetterci di restare indietro. Lo stesso stanno facendo le grandi fabbriche di auto tedesche, come VW, Audi, BMW e Mercedes, con incremento dei turni di lavoro, altrimenti addio Europa e vai con l’Oriente, Cina e Corea in testa. E Marchionne con tutta la sua "arroganza" si è invece disposto a rilocalizzare (unico in Europa), le linee produttive in Italia e pure ad investire… Ma con quali prospettive, mi chiedo, dato che, a mio parere, lo vedo già sotto la minaccia di ulteriori scioperi della FIOM, lei sì arrogante, che pensa solo al proprio cadreghino e non all’interesse dei lavoratori. Guarda caso, le altre sigle sindacali hanno compreso il problema ed hanno firmato. Ho esperienza di sindacato, nella fattispecie proprio della CGIL, so come la pensano, tutti tesi a conservare il proprio potere e null’altro. Non è più tempo di contrapposizione tra "padroni" e forze produttive: il "padrone" ormai è la locomotiva che traina i vagoni, è quello che ci mette il capitale, e quindi pure lui deve avere determinate garanzie. Gli operai per contro, oltre a tutte le garanzie di legge in caso di malattie, ferie etc (non siamo mica in Cina qui, anzi in altre parti d’Europa non hanno le nostre stesse prerogative), hanno il sacrosanto dovere di lavorare, e un incremento delle ore straordinarie porta solo un incremento del reddito, cosa niente affatto trascurabile di questi periodi.

Con un abbraccio. Lore