La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 17 Maggio 2010

Vedi Napoli e poi….

Dopo il caso del bambino che ha preso a calci la maestra, alla quale è stata asportata la milza….dopo il caso dei falchi della Polizia che si sono impossessati di prosciutti e formaggi….dopo il caso degli animali usati dalla camorra come bersagli viventi…dopo gli innumerevoli casi di malasanità (troppi per elencarli tutti, ricordo solo l’ultimo del neonato morto in ascensore), adesso arriva anche la faccenda delle bare dissotterrate e rivendute alle pizzerie come legna da ardere…(forni crematori?).
 
La mia metà "terrona" si ribella………….

Morte assurda

 
 

Di sanità in Campania si muore: lo dimostra la morte assurda di Mariarca Terracciano, l’infermiera  che per protesta si era fatta prelevare 150 millilitri cubi di sangue ogni giorno al seguito del blocco degli stipendi dei dipendenti della AslNa1. Gli stipendi sono stati sbloccati, ma lei era troppo debole ed è morta mentre lavorava.

Ma la sanità in Campana non smette ancora di fare notizia: parte dei 770 milioni di euro di debiti del comparto non potranno essere ripianati con l’impiego dei Fondi Fas, così come aveva annunciato a pochi giorni dalle elezioni regionali il ministro Fazio. La decisione è del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, e si abbatte come un temporale sul neo governatore campano Stefano Caldoro, ancora alle prese con la formazione della Giunta.

Non ha scelta il nuovo presidente di regione: dovrà aumentare Irpef ed Irap  in Campania così come accadrà nelle altre regioni che hanno sforato il tetto del Piano di rientro per bilanciare il mancato arrivo dei fondi per lo sviluppo. La stretta di Tremonti è condivisa dallo stesso Ferruccio Fazio, che ieri ha dichiarato: "Non si può consentire l’utilizzo dei fondi Fas come un bancomat. Potranno essere sbloccati solo quando le Regioni daranno segni di risanamento".

La decisione del Ministro dell’economia ha fatto tremare tutti in Campania, dove solo ieri si è riuscita a sbloccare i crediti correnti della sanità verso le strutture convenzionate con la decisione di far anticipare i crediti dalla società ministeriale di factoring Sace.

Il primo a non condividere la manovra del Governo è Vincenzo D’Anna, presidente di Federlab e successore in Parlamento di Caldoro, che ha rinunciato alla carica di deputato: "Il Governo Berlusconi dovrebbe prendere esempio dal Governo Prodi che con dei mutui risanò il bilancio della sanità laziale per oltre 5 milioni di euro. Eppure – ha continuato D’Anna – il Lazio ha fatto un quinto di quanto ha fatto la Campania per rimettere in sesto la rete ospedaliera. Ma ancora non basta: infatti bisognerebbe chiudere o riconvertire buona parte degli ospedali della regione, pericolosi anche per gli utenti. Ma questo è impossibile: gli ospedali in Campania sono degli stipendifici".

D’Anna non tralascia il tremendo caso di cronaca che ha scosso la regione: "È un evento tremendo, che deve far pensare. Ma intanto nessuno pensa ai tanti impiegati della sanità convenzionata che hanno arretrati di sei mesi. I miei stessi dipendenti non hanno ancora ricevuto né la 13esima né la 14esima mensilità. Fino ad oggi i debiti nel pubblico si erano risanati non pagando i crediti al privato. Solo quando i dipendenti pubblici sono rimasti senza stipendio  qualcosa si è mosso. Dal nuovo governo del centrodestra campano vogliamo la stessa attenzione sia per il pubblico che per il privato".

 

se lo dice lei c’è da crederci

La "zarina" Mercedes Bresso silurata alle ultime regionali in Piemonte ha dichiarato che "una donna che vuole fare politica è costretta a passare per il letto di un uomo". Parla forse per esperienza personale?