La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 9 novembre 2009

Povero Cristo

In questi giorni c’è grande scompiglio per la decisione della Corte di Strasburgo che, dando ragione ad una finlandese sposata ad un italiano e da noi residente, ha ingiunto di togliere il Crocefisso dalle aule delle scuole. Molti ormai sanno che sono agnostica, quindi la cosa teoricamente non mi dovrebbe riguardare, però non posso non ricordare che tutta la nostra educazione e le nostre tradizioni sono ispirate al Cristianesimo, che ha regolamentato anche il nostro modo di vita ed i nostri costumi morali, basta leggersi il saggio di Croce "Perchè non possiamo non dirci Cristiani"(alla faccia del "matematico impertinente" Odifreddi…). Ma se alla finlandese dà tanto fastidio una croce, perchè la donna non fa analoga richiesta alla medesima Corte perchè detto simbolo non venga rimosso anche dalla bandiera del suo paese di nascita?

9 novembre

Alle otto di oggi, tipica giornata novembrina di Milano. Non pioveva, ma l’umidità era tale da condensarsi sul viso, lasciandolo bagnato. Avevamo parecchie incombenze da sbrigare, tra l’auto da portare in concessionaria per un aggiornamento del software, le pratiche presso un’agenzia funeraria, alcune spese per rifornire il frigorifero (bisogna pur mangiare, anche se solitamente si pranza fuori…). Inoltre abbiamo dovuto comprare pure un rasoio perchè mio marito lo aveva ben portato dietro, ma aveva scordato il caricabatteria…Poi c’era l’ennesimo mio cellulare che non funziona bene (ma che ho fatto di male io, perchè i cellulari non funzionino? Per fortuna c’è sempre il palmare). A casa poi ho provato a vedere se il pc si collegava, utilizzando una WI-FI libera…e così eccomi qui, con la linea ballerina, ma ci sono….

ricorrenza

20 anni fa il muro… Noi siamo stati a Berlino, con i bambini ancora piccoli, ancora nell’agosto del 1986, ed il muro l’abbiamo visto.  Ricordo anora l’emozione di passare al controllo del check-point Charlie…un tempo infinito perché ci dessero il benestare per attraversare il confine. Per 3 volte abbiamo fatto quella trafila, Berlino Est allora era una cosa indescrivibile. Si presentava come una città dalle strade larghe, i palazzi altissimi,le Trabant poi, da vicino, scoprivi tutte le magagne, come i negozi che vendevano i finti jeans, o le farmacie con prodotti tutti uguali, le strade che, all’ora di cena si svuotavano, i ristoranti dove si faceva la coda, etc etc. Tutto un altro mondo rispetto a Berlino ovest, rilucente di luci, piena di traffico, di musica, di prodotti….