Halloween
Questa è la notte di Halloween, (Hall Hallows eve – notte di tutti i Santi) un rito che molti ritengono americano, ma che affonda le sue radici nell’area celtica, rappresentante la notte in cui la dimensione temporale si dilatava fino ad annullarsi, lasciando cadere il velo che divideva il mondo dei vivi da quelo dei morti. La festa cristiana non è altro che la trasposizione della ricorrenza di Samain, una delle quattro feste principali del calendario celtico, anzi la più importante, in quanto rappresentava anche l’inizio dell’anno. Per attirare i defunti, si lasciava il desco apparecchiato e la finestra illuminata da una zucca scavata contenente all’interno una candela. La candela scioglieva la polpa che, addolcita con miele, veniva data ai bambini. Da qui l’usanza del “dolcetto”. Le popolazioni di origini celtica, in particolare gli irlandesi, trapiantarono la festa in America dove purtroppo si è trasformata in una sorta di Carnevale macabro, più simile ad un film dell’orrore che alla tradizione originale, che era di pace e serenità, senza paura alcuna per il mondo occulto dell’Oltretomba. Anche nell’area padana si riscontrano tradizioni molto simili, con zucche intagliate e tavole apparecchiate per i defunti (nell’area trentina invece questa viene riservata a Santa Lucia, in quanto m olti ritengono che il 13 dicembre sia la notte più lunga dell’anno).
E dopo tutto questo sproloquio…buon Halloween a tutti….
rosa autunnale
Rosa autunnale, curva
Sotto il peso della propria opulenza
Ti accartocci
Come la mente intorno al suo pensiero.
Ma un alito di vento di novembre
Che profuma di morte
Ti sfoglia piano, un petalo alla volta
E il nudo stelo, irto di spine
Resta a indicare il cielo
Come dito di mano rinsecchita.
AVVERTENZA.
I diritti relativi alle poesie ed agli scritti pubblicati in questo blog sono esclusivamente dell’autrice titolare del WindowsLiveSpace loredana (http://ombradiunsorriso.spaces.live.com/)
Le poesie possono essere utilizzate per fini esclusivamente personali e non commerciali sempre che ne venga citata la fonte (lo spaces) da cui è tratta ed il nome dell’autrice
Questa avvertenza non concede alcuna licenza o altro diritto su qualsiasi materiale.
Gatti
2. recuperare la pillola dal pavimento ed il gatto da dietro il divano. Cullare il gatto nel braccio sinistro e ripetere il processo.
3. Recuperare il gatto dalla camera da letto e gettare la pillola ciancicata
4. Prendere una nuova pillola dalla confezione e cullare il gatto nel braccio sinistro, tenendo con fermezza le zampe posteriori con la mano sinistra. Forzare l’apertura della bocca e premere la pillola in fondo alla bocca con l’indice destro.. Tenere la bocca del gatto chiusa e contare fino a 10
5. Recuperare la pillola dalla boccia del pesce rosso ed il gatto dall’ armadio. Chiamare il consorte dal giardino.
6. Inginocchiarsi sul pavimento col gatto stretto tra le ginocchia, tenendo tutte e quattro le zampe. Ignorare i leggeri grugniti emessi dal gatto. Fate tenere al consorte la testa del gatto con fermezza, forzando un righello di legno in bocca al gatto. Lasciar cadere la pillola e sfregare vigorosamente la gola del gatto.
7. Recuperare il gatto dalla riloga delle tende, prendete un’altra pillola dal pacchetto, prendete nota di comprare un nuovo righello e di riparare le tende. Raccogliete da terra con cura la tappezzeria strappata per incollarla più tardi.
8. Avvolgete il gatto in un asciugamano e fate sedere il consorte sul gatto con la testa che sbuca appena dall’avambraccio del consorte. Mettere la pillola sulla punta di una cannuccia, forzare l’apertura della bocca del gatto con una matita e soffiate nella cannuccia per sparare la pillola in gola
9. Controllate che la pillola non fosse tossica per l’uomo, bevete un bicchiere d’acqua per mandar via il saporaccio. Applicate un cerotto all’avambraccio del consorte e rimuovete il sangue dal tappeto con acqua fredda e sapone.
10. Recuperate il gatto dalla tettoia dei vicini. Prendete un’altra pillola. Mettete il gatto in una pentola e chiudete col coperchio lasciando fuori la testa. Aprite la bocca del gatto con un cucchiaino, Lanciate la pillola in gola con un elastico.
11. Prendete un cacciavite dal garage e rimettete la porta nei cardini. Applicate compresse fredde sulla guancia e controllate quando avete fatto l’ ultima antitetanica. Buttate la maglietta e prendetene una nuova dalla vostra stanza.
12. Chiamate i pompieri per riprendere il gatto dall’albero dall’altro lato della strada. Scusatevi col vicino che si è schiantato contro la recinzione sterzando bruscamente per evitare il gatto. Prendete l’ultima pillola dal pacchetto.
13. Legate le zampe del gatto e legatelo alle gambe del tavolo. Trovate dei guanti da lavoro robusti. Tenete la bocca del gatto aperta con una pinza. Premete la pillola in bocca con un bel pezzo di bistecca di filetto, tenete la testa verticale e versate dell’acqua per far scendere la pillola.
14. Portate il consorte al pronto soccorso e attendete pazientemente mentre il medico sutura le dita e le braccia e rimuove i resti della pillola dall’ occhio destro. Mentre tornate a casa fermatevi al negozio di mobili per comprare un nuovo tavolo
15. Fate fare al veterinario una visita a domicilio.
Auguri, ma tanto per te…nunceproblemaaa..hahahha
Kaiserschmarren
Anche il Kaiserschmarren, che tradotto vuol dire “frittata dell’Imperatore, è un tipico dolce dell’area tedesca. Si prepara con il medesimo impasto che si usa per le crêpes, con 6 uova, 2,5 etti di farina, mezzo litro di latte, una grossa noce di burro, mezz’etto di zucchero e uma bella manciata di uvetta sultanina, una manciatina di pinoli ed una presina di sale, zucchero a velo e marmellata di mirtilli rossi.
Lavorare i tuorli con lo zucchero, poi aggiungere la farina amalgamata con il latte ed il sale ed alla fine gli albumi montati a neve. Poi, molto lentamente, l’uvetta fatta rinvenire in acqua tiepida (o anche un po’ di rum) e scolata molto bene ed i pinoli.
Sciogliere il burro in una padellina e far dorare il composto, poi appena rappreso, spezzettarlo con una forchetta. Appena bello dorato, asciugarlo su carta da cucina, cospargerlo di zucchero a velo accompagnandolo con la marmellata di mirtilli rossi.
frase del giorno
Mostra tranquillamente i tuoi difetti, che forse sono cosa da nulla: un male tenuto nascosto è creduto peggiore di quello che è.
(Marziale)
Simpliciter pateat vitium fortasse pusillum: quod tegitur, maius creditur esse malum.
la frase del giorno
“Essere Donna è così affascinante, è un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai”
(Oriana Fallaci)
buona sì…ma
Mi ritengo una persona buona, di quelle che sono pronte ad aiutare chi sia in difficoltà, senza aspettarmi alcuna contropartita…ci mancherebbe altro. Però buona non significa stupida, a differenza di quanto crede certa gente. In poche parole non cercate di prendermi per i fondelli altrimenti sono dolori. A volte infatti c’è chi si approfitta di questa mia disponibilità, scambiandola per dabbenaggine, ma si sbaglia di grosso. Non arrivo al punto di una persona che, anni addietro, mi aveva detto di provare piacere nell’essere malvagio, questo no, però una certa dose di sana cattiveria a volte è necessaria in questo mondo per difendersi da chi cerca di prevaricare gli altri…per dimostrare cosa poi?
Di essere superiore? Di essere capace di fregarmi? (difficile, quest’ultima cosa…). Così ogni tanto sono costretta a tirare fuori le unghie, anche se non sempre mi piace, ma a solo scopo di difesa…
Strauben
Paura
Torggelen
Da noi in Alto Adige vuol dire fare un’escursione a piedi sulle montagne che circondano Bolzano, fermandosi nei masi per gustare le specialità del posto e del periodo autunnale.
Oggi è quello che abbiamo fatto, recandoci sull’altipiano del Renon, per gustare, oltre al solito pane di segale con lo speck, rigorosamente a pezzo intero, non affettato, anche gli Strauben, il Kaiserschmarren, le caldarroste..il tutto innaffiato dal mosto e seguito dallo strudel, sia di mele che di papavero.. . Qualcuno ha ordinato anche i canederli, ma io ho preferito riservare il posto alle specialità precedenti.
La giornata è stata splendida, il panorama, verso Kematen e Longomoso è bellissimo, e la passeggiata mneravigliosa. Ogni tanto, è vero, arrivava qualche “effluvio” da qualche stalla, ma si disperdeva subito, e poi sempre meglio quello dello smog in città, almeno è più naturale…
La parola Torggelen dicono che derivi dal latino “torculum”, ossia il torchio con il quale si pigia l’uva, ma in dialetto sudtirolese torkeln vuol dire traballare, barcollare, con chiaro riferimento al vino nuovo.
Più che di pasto, eccettuato per i canederli, si può parlare di merende, servite su tavoli rustici all’aperto, spesso sotto un pergolato e non nei piatti, ma su taglieri. Le ricette semmai le aggiungo domani, perché ne vale davvero la pena se si vuole conoscere qualcosa di nuovo, così aprirò anche una sezione "cucina".
mah
frase del giorno
Strapppa all’uomo medio le illusioni di cui vive e con lo stesso colpo gli strappi la felicità
(Henrik Ibsen)
delusione
solite rogne quotidiane
frase del giorno
Meglio aver combattuto e perso che non aver neanche combattuto (Arthur Hugh Clough)
frase del giorno
Osserva i tuoi nemici, poichè essi sono i primi a scoprire i tuoi difetti.
semplicemente indecente
(ANSA) – MONTALTO DI CASTRO, 18 OTT – ”Nessuno l’ha mai aiutata”,denuncia l’avvocato della ragazza stuprata da 8 coetanei nella pineta a Montalto di Castro I fatti risalgono a 2 anni fa. ”Accanto a lei non c’e’ mai stata alcuna istituzione pubblica e nessuno le ha mai proposto un lavoro, nonostante abbia dovuto lasciare la scuola”. E’ lo sfogo dell’avvocato Sciullo, difensore della studentessa: ”La legge prevede il reinserimento degli stupratori,ma intanto la loro vittima e’ stata abbandonata”.
Già, perchè gli assistenti sociali, con il benestare del giudice, hanno proposto gli 8 ragazzi per un programma di reeinserimento da eseguirsi presso strutture adeguate. Se la ragazzina oggetto dello stupro fosse stata una figlia di detti assistenti o del giudice in questione…chissà se un simile provvedimento sarebbe stato proposto. Alla ragazzina, come dal notiziario ANSA, non solo non è stato offerto un qualsiasi impiego, ma nemmeno è stata aiutata psicologicamente, come sua madre ha amaramente commentato ad un telegiornale. E questa sarebbe giustizia..a volte mi vergogno di questa nazione.
frase del giorno
C’è sempre qualcuno che cerca un amico, ma nessuno si preoccupa di esserlo.
una questione personale
Erano giorni che consideravo la cosa. Dicevo tra me e me che era ora di affrontarlo e che non potevo più rimandare il momento, ma giunti al punto trovavo sempre una scusa per procrastinare la faccenda. Mio marito, cortesemente, si era anche offerto di darmi una mano, ma io, testardamente, avevo deciso che era una questione da risolvere tra me e LUI, che si mostrava sempre immobile e silenzioso, e non dava cenno di cedimento alcuno. E’ un problema che devo concludere da sola. Alla fine ho deciso: prendo il coraggio a due mani e LO affronto. Sono entrata nella stanza..LUI era là, grande, anzi imponente, mi ha perfino sgomentato un poco con la sua stazza, sapendo che avrei dovuto combattere contro di lui, intimorita dalla sua mole. Ma ho tirato un gran respiro, l’ho fissato a lungo, poi gli ho detto :- Ormai è tempo di cambiare, non si può più andare avanti così. – LUI sempre silenzioso non ha risposto. Allora mi sono avvicinata….ho aperto le ante…ed ho iniziato lo stagionale “cambio armadi”………….
aforisma di oggi
Perdonare e dimenticare vuol dire gettare dalla finestra una preziosa esperienza già fatta.
(Schopenhauer)
io la penso così
Forse vado controcorrente, ma a me Celentano sta sulle scatole. Con il suo falso moralismo, le sue prediche da guru pronto a fare la morale agli altri, sgrammaticato quanto mai (e forse a questo sono dovuti i suoi famosi silenzi), con l’ecologia a senso unico, basti vedere la sua villa nei pressi del lago di Como che è una enorme colata di cemento, quel suo vestirsi da straccione mentre nuota nel denaro (ma questo è comune a molti VIP, vedi Jovanotti).., il pacifismo esasperato. Come cantante non si discute, è bravo e dovrebbe limitarsi a fare quello, visto che lo sa fare molto bene da circa 50 anni, ma si sa che ha un complesso di superiorità, tanto da considerarsi quasi un secondo Messia in terra…mah. Per me poi non rappresenta nemmeno più Milano: trovo più tipici Jannacci, Svampa ed altri. Ed ora, per glorificarlo meglio, gli hanno perfino dedicato una biografia a fumetti illustrata da Manara…sarà…ma ci sono persone molto più degne di un simile omaggio.
aforisma del giorno
Non invidio i politici. Deve essere terribilmente complicato parlare tanto senza dire niente.
Walter Ego
Cosa ne pensate?