La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per giugno, 2009

cucina….

Sarà per le discussioni con lupo (concludiamo spesso le nostre discussioni parlando di cucina), sarà per le chiacchierate con pierre, esperto di piatti baresi, sarà per Igni che mi passò tempo addietro le foto degli arancini alla siciliana, sarà il post di Max sul suo blog, ma mi sono ricordata della cucina della nonna. Io sono altoatesina, e quindi sono pratica di speck, canederli, stinchi e gulasch, strudel, torta sacher e torta di grano saraceno, però ho imparato a cucinare da mia madre che, pur essendo trentina, ed essendo orfana di madre, ha imparato a cucinare sotto la guida della suocera, campana DOC. E quindi ricordo con nostalgia i piatti semplici, ma sani e saporiti, della nonna, come la minestra di fagioli cannellini e scarola bianca (che non sono mai riuscita a fare bene come lei), i "puparuoli" arrostiti sulla brace, oppure in tortiera, con la  mollica di pane, i capperi e le alici sotto sale,  la "pizza chiena" che veniva fritta in padella, il lesso ripassato in padella con i peperoncini (ne abbiamo parlato un paio di giorni fa..ricordi?) ed i dolci come la pastiera,  mostaccioli e gli struffoli. Qualche volta mi sono pure cimentata nel ragù alla napoletana, non preparato con la carne trita, ma col "pezzo intero", fatto cuocere per ore, fino a che il sugo per condire la pasta diventa denso, cremoso e scurissimo, mentre la carne, affettata, viene servita per secondo. Ed il mio piatto preferito resta ancora la parmigiana di melanzane, laboriosetto, ma di grande soddisfazione, da alternare alla caponata, ottima sia calda che fredda. Forse è anche per i ricordi dell’infanzia, per gli ortaggi che laggiù avevano un altro sapore,sapevano veramente di sole,  ma allora tutto sembrava più buono…(A proposito, in chat incontro sempre più uomini appassionati di cucina, e pure mio mariito ta i fornelli se la cava mica male, anzi….)

Iran

Allah sarà anche misericordioso, non altrettanto Ahmad Katami, fedelissimo di Khamenei, che ha invitato a reprimere anche con il sangue, senza mostrare alcuna pietà, la rivolta in Iran, affinchè ciascuno "impari la lezione"..Così i Guardiani della Rivoluzione sparano sulla folla e braccano la gente casa per casa. Allora scrivo questo mio post in verde, il colore della speranza, il colore che i giovani ( e specialmente le donne) hanno scelto per dimostrare la loro voglia di cambiamento e di libertà, nella speranza che questo sogno si tramuti in certezza. 

Bella e brava….

Federica Pellegrini ha conquistato il record del mondo nei 400 metri s.l.
Quanta fatica, quanti allenamenti, questo è lo sport che mi piace, dove le persone si mettono in gara con e contro se stesse, e non gli sports (?) dove ormai conta solo il profitto, come i recenti casi della Formula 1 o del calcio, in cui girano ingaggi miliardari che sono semplicemente scandalosi!

Michael Jackson

Ieri tutti a scrivere che il "bambino" M.J. se n’è andato… Io non posso fare a meno invece di pensare a tutte le accuse di corruzione di minorenni che gli sono state rivolte…..

palloncini…..una storia commovente

 Non ho quasi mai riportato cose non scritte da me, ma questa mi ha commosso tantissimo…..  
 
 

i l Giornale  

 

SENZA LIETO FINE

La triste favola di Colby

volata in cielo

su un cartone animato

Bambina malata senza speranza aveva come ultimo desiderio

vedere il suo film preferito. Ci è riuscita e se n’è andata subito dopo

 

 

Cristiano Gatti

 

Io non so quanto sarà bella la storia di «Up»,l’annuale appuntamento con la premiata ditta dei sogni Walt Disney-Pixar. Sarà certamente divertente, moraleggiante e comunque educativa, molto più del ciarpame made in Japan, a base di spade rotanti e mostri deformabili, che qualche responsabilità nefasta indubbiamente ha sul gusto, sull’estetica e anche sul carattere delle nostre generazioni più piccole.

Non so quanto sarà bella la storia di «Up», ma so che sulla storia di «Up» ne è già nata una bellissima, la più bella di tutte, così bella che soltanto la vita reale può averla ispirata. È la storia di Colby, la piccola Colby Curtin, una bambina californiana di dieci anni, che adesso sta già riposando

nell’angolo degli innocenti, l’angolo migliore del Paradiso. Colby se n’è andata serena e soddisfatta, nonostante da cinque anni soffrisse le sevizie di un cancro molto aggressivo. Prima di spegnersi, primadi raggiungere il parco giochi dell’Aldilà, Colby è riuscita a realizzare il suo ultimo

sogno: vedere «Up», il film che la Pixar lancerà prossimamente nelle sale. Per quanto prossimo,questo prossimamente non avrebbe mai combaciato con i tempi diversi di Colby. A dieci anni si ha davanti tutta una vita: la sua era ridotta a poca cosa.

Qualche giorno, qualche manciata di ore. Un tempo finito.

E forse la storia può cominciare proprio da qui.

È in primavera, un paio di mesi fa, che Colby vede in tv i provini di «Up». Sta già malissimo, ma da quella volta la sua curiosità corre forte come un tormento.

Alla mamma Lisa,che sa benissimo di averla con sé ancora per  poco, la piccola confida tutti i giorni il suo candido cruccio:

«Non riuscirò a vederlo, vero mamma?».

Che cosa può rispondere, una madre, a una domanda tanto ingiusta?

Non dire così, piccola mia. Tu lo vedrai. Cascasse il mondo, tu vedrai «Up» come tutti i bambini del mondo. Te lo dice la tua mamma. Senti quello che ti dico: lo vedrai prima di tutti gli altri. Sicurissimo, Colby Curtin sarà la prima signorina a vedere «Up». Ti fidi della tua mamma?

Ci sono promesse che ogni genitore considera più importanti di qualunque giuramento solenne.

Sono impegni scritti con caratteri d’oro, sulla pergamena del cuore. La signora Lisa sa che l’impresa è impossibile, ma per la sua creatura è pronta a disintegrare l’impossibile. Diamine, la

mia Colby vedrà «Up». Altro che, se lo vedrà. Purtroppo, il tempo che le rimane è molto poco. Un tempo finito.

Gli amici, prima di tutto. Li consulta e li scatena ad uno ad uno, finché  non trova la strada percorribile.

Un conoscente che lavora alla «Pixar» le consiglia di inviare la sua storia e la sua richiesta direttamente alla casa produttrice.

La lettera parte. Ma per alcuni giorni non c’è risposta. Dannazione, perché non rispondete, la mia Colby non può aspettare, fatemi almeno un cenno.

La signora Lisa si attacca al telefono. Tempesta di chiamate le impiegate. Lascia disperati messaggi in segreteria telefonica.

È il copione delle più commoventi pellicole disneyane: tutto sembra precipitare, la speranza ormai è agli sgoccioli, come quando Biancaneve giace dopo aver mangiato la mela, come quando Pinocchio finisce dentro la balena, come quando il piccolo Simba, candidato Re Leone, cade

nei raggiri del fetentissimo zio Skar. Ma proprio Walt Disney, che alla vita s’ispira, insegna come nel momento più buio possa sempre accendersi una luce, se la forza del coraggio non si spegne (nel ciarpame deforme del cartoon made in Japan, basta invece estrarre dalla pancia un mitra-laser e sterminare tutti quanti).

La nobile causa della signora Lisa, alla fine, trionfa. La sua richiesta arriva sulla scrivania di  un funzionario «Pixar». A dimostrazione che la premiata ditta non solo vende i sentimenti a buon mercato, ma sa perfino provarli, in azienda scatta l’operazione Colby. «Up» è ancora in

lavorazione, ma qualcosa bisogna inventare. Cascasse il mondo, Colby vedrà «Up». Ragazzi, diamoci da fare: quella ragazzina sta aspettando e non ha più tempo da perdere. Purtroppo è così: Colby vive le ultime ore. La sera, mamma Lisa quasi la implora: piccola, resisti, devi aspettare fino a domani. La mattina dopo,quando un trafelato fattorino suona il campanello, Colby è allo stremo. Ma «Up» è lì, dentro la busta, nel DVD sfornato in via eccezionalissima solo per lei. La mamma infila il dischetto nel lettore e finalmente la sua sfida impossibile è vinta: Colby può gustarsi, con le poche forze rimaste, la storia di quest’anno, l’ultimo prodotto della fantasia educativa ed edificante di Walt Disney-Pixar, quell’ometto che resta vedovo dell’amatamoglie, ma che sollevando la casa con migliaia di palloncini colorati riesce finalmente a realizzare il

viaggio sognato assieme a lei, verso il Sud America…Colby nonriesce a vedere proprio tutto. Anche la sua vista è intaccata dal male. Intravede.

Ma la mamma lì vicina le spiega le singole scene e l’aiuta nella comprensione. Al loro fianco, impietrito sul divano il fattorino della «Pixar» piange come non ha èianto mai nemmeno ai tempi di «Bambi».Quando arrivano i titoli di coda, mamma Lisa accarezza la sua piccola e le chiede

intenerita: «Ti è piaciuto, il tuo Up?». Colby non ha più voce. Ma fa cenno col capo che sì, «Up» le è piaciuto, valeva proprio la pena aspettare.

Sarà l’ultimo segno vitale di Colby, l’ultimo che lamamma ricorderà per sempre, custodendolo come una gemma in mezzo a tanto dolore. Poche ore dopo, prima che sia sera, Colby si spegne dolcemente, portandosi via il suo sogno realizzato. «Non conoscevo la storia diUp– racconta

la mamma a mezza voce -, ma adesso mi piace pensare che anche Colby sia volata in cielo allo stesso modo, sollevata da migliaia di palloncini colorati».

La storia vera finisce qui. Per l’anno prossimo, la «Pixar» potrebbe già avere il film pronto.

Una traccia di titolo: Colby, la bambina che si è spenta nel sogno.

 

 

 


elezioni

IRAN
E così le elezioni in Iran si sono concluse la scorsa settimana, ma ancora oggi continuano gli scontri tra il regime e la fazione avversa, in cui è morta la giovane iraniana Neda Agha Soltani, la cui fine, vista in diretta sulle televisioni, ha commosso il  mondo intero. A lei il nostro ricordo, perchè il suo sacrificio non sia stato vano e che serva davvero ad instaurare un sistema più democratico in quel paese.
  
ITALIA
 
Già la scorsa volta, dopo il primo turno, Franceschini aveva fatto ridere, ma ora ha davvero meritato la palma di pinocchietto del palazzo. Lo stupiDario dopo i rIsultati evidenti ha avuto il coraggio di dire che incomincia il declino del centro-destra…povero illusoooooo….Se quanto segue vuol dire che il PD ha vinto….mah… 
 

c’è arte ed arte

Colloquio con un amico…"Ma tu che non sei credente, giri sempre per chiese"…La frase era riferita agli interventi del blog relativi alle visite alla Frauenkirche e Hofkirche di Dresda. Ho replicato dicendo che le chiese sono veri musei d’arte (e gratuiti per giunta) dove si conservano capolavori incommensurabili. Quando ad Assisi, due anni fa, visitai la Basilica, restai commossa dalla drammaticità dell’affresco della Crocefissione di Cimabue.
Nessuna opera moderna può trasmettere quanto è riuscito a comunicare il pittore toscano.
Ricordo la "Documenta" di Kassel…una serie di infinite schifezze spacciate per arte, ad esempio una serie di 12 sedie, una differente dall’altra, tutte dipinte di bianco…(cosa c’è di artistico in ciò?), oppure una mostra a Palazzo Reale a Milano dove, tra le tante opere (?) esposte, troneggiava un enorme posacenere di circa due metri di diametro, con annesse cicche, tutto in PVC oppure un water (sì, proprio un water) sempre in PVC bianco con uno strato blu a simulare l’acqua. Ah, c’era anche uno scaffale vetrato con ben 4 aspirapolvere Vorwerk Folletto… Al Museion di Bolzano poi, non so se ricordate l’orrenda "Rana crocefissa", che suscitò tante polemiche…
Se questa è arte…siamo messi bene.
 

apparenza – 2

Ci sono persone che ritenevo intelligenti, invece tali non sono. Mi riferisco a quelle persone che, per denigrare qualcuno, si attaccano ai suoi difetti fisici e, invece di ragionare con la propria testa, riportano vuote frasi fatte, riprese da certa stampa. In particolare mi riferisco a chi, per biasimare il Governo, si attacca alla bassa statura di Berlusconi e Brunetta. Anche a me non sono particolarmente simpatici, però giudico le persone su quanto fanno e per quello che sanno dimostrare, e non  per come appaiono. Del resto, se ciascuno si guardasse bene allo specchio, troverebbe senza dubbio qualche difettuccio più o meno grande…

Petru Birladeandu

 Sono rimasta sconvolta nel vedere le immagini di quel povero cristo rumeno ucciso senza colpa dalla camorra a Napoli, e disgustata dal comportamento della gente che, incurante delle richieste di aiuto della moglie, ha continuato ad attraversare i tornelli della metropolitana come se niente fosse. E’ l’indifferenza il male peggiore di questi tempi, il menefreghismo, ma trattandosi di Napoli, anche la paura di esssere coinvolti in "faccende di camorra", con le conseguenze che si possono ben immaginare. Se penso che a volte ci inteneriamo davanti alla sorte di un animale morente non posso che confrontare la solidarietà che scatta nei confronti di un animale che soffre con l’egoismo dimostrato nei riguardi di un uomo che sarebbe comunque morto, date le gravi ferite riportate, ma almeno nel compianto di chi lo attorniava. Invece tutto è scivolato via nel disinteresse generale, nella paura di immischiarsi in fatti che non ci riguardano…e la vita continua….

Gheddafi

Fino a quando continueremo a calarci le braghe davanti a Gheddafi? Quell’essere odioso che, nostro ospite, ha espresso la più grande bestialità paragonando gli Stati Uniti a Bin Laden e dicendo che bisogna dialogare anche con i terroristi, gli stessi terroristi cui lui dava asilo in Libia, concedendo loro pure di esercitarsi per le missioni eversive. Le rimostranze formali di Frattini al dittatore fanno un baffo. All’Italia interessa solo che si apra il mercato della Libia, che ci vengano assicurati i rifornimenti energetici e che vengano bloccate le partenze dei barconi di emigranti. Lui ha promesso che lo farà…intanto si è beccato i soldi per i risarcimenti (ma il valore degli espropri delle aziende italiane degli anni ’70 lo avranno considerato?). Poi..ci sarà da fidarsi di quell’uomo?
Mah..speriamo bene. Mi sa che una volta passato alla cassa, riprenderà come prima, se non peggio.

razzismo e xenofobia

 

Lo scrivo ora, ad elezioni concluse….

 

Puntualmente, specialmente quando si avvicinano le elezioni, i cosiddetti “democratici” (?) di sinistra riprendono a lanciare le accuse di razzismo nei confronti dei  partiti di destra,  in particolar modo della Lega Nord.

E’ gente che da una parte blatera di libertà, mentre non si perita di condannare i regimi illiberali di stampo comunista, quali quelli di Cina, Corea del Nord e Cuba, che anzi vengono costantemente osannati, o di difendere a spada tratta i palestinesi terroristi contro gli ebrei israeliani.

Secondo la definizione comune, razzista è colui che discrimina qualcun altro ritenendolo inferiore a lui per il solo fatto di avere una caratteristica differente dalla sua (colore della pelle, etnia, religione, sesso, orientamento sessuale).Xenofobia invece è la paura del diverso da noi  e denuncia il PERICOLO che comporta la mancanza di volontà di integrazione da parte di gente che è estranea alla nostra cultura sia politica che religiosa. E’ un fatto noto che moltissimi extracomunitari, per lo più di religione islamica, non vogliono assolutamente adeguarsi alle nostre usanze, ma pretendono invece con prepotenza di imporre i loro modi di vita, pur se contrastanti con i nostri. Si viene così a creare un “RAZZISMO DI MINORANZA”, ossia il comportamento RAZZISTA di chi, denunciando il razzismo della parte più forte, vuole imporre ad essa le proprie regole sociali, pretendendo che vengano rispettate, ma in cambio non tollera e non rispetta le nostre usanze e convenzioni. Da qui le richieste di abolizione dei crocefissi nei luoghi pubblici ed altre "amenità" varie. (un sacerdote è arrivato perfino a chiedere di non fare il segno della croce per non offendere gli islamici…no comment).

I sostenitori dell’integrazione a tutti i costi sono socialmente molto pericolosi in quanto, volendo far convivere a tutti i costi dei gruppi di persone oggettivamente incompatibili tra di loro e non rendendosi conto che la loro è una posizione del tutto utopistica, fomentano all’opposto un razzismo “di ritorno”, innescando una vera e propria bomba ad orologeria, derivante da una convivenza “imposta” e non cercata.

Infine, i veri razzisti sono loro perché, con offese gratuite, si dimostrano molto intolleranti nei confronti di chi non professa le loro idee, e non trovano altro modo di difendersi se non quello di ingiuriare e demonizzare l’avversario.

 

 


elezioni

Notizie di oggi.
Nella tornata elettorale per l’elezione del Parlamento Europeo, il partito di estrema destra olandese ha ottenuto il 16,9% dei voti, che gli ha consentito di diventare la seconda compagine politica della nazione, alle spalle dei laburisti che hanno calato enormemente i loro consensi, perdendo ben 4 seggi. Naturalmente tutti a gridare allo scandalo per l’avanzamento della xenofobia, senza considerare che se nella liberale e permissiva Olanda c’è stata questa forte deriva verso destra (in realtà è la sinistra che ha perso), il motivo è da ricercarsi nell’insoddisfazione della gente comune, quella che quotidianamente si scontra con i problemi derivanti da un’immigrazione non dico incontrollata, ma mal regolamentata. Moltissimi poi confondono la xenofobia, ossia la paura del diverso, (ammissibile quando ci si deve confrontare con gente che non ha le nostre stesse abitudini e rifiuta l’integrazione con la nostra civiltà), con il razzismo, ossia considerarsi superiori a qualcuno per il solo fatto di appartenere ad una razza diversa, cosa estremamente stupida, in quanto esiste solamente la razza UMANA.
 
 

buon anniversario

Buon 195° anniversario a chi, dal lontano 1814, veglia su di noi. Non ho bisogno di altre parole, quindi mi affido alle note della “Fedelissima”, inno ufficiale dell’Arma, che ancora oggi riesce a commuovere chi, come me, è cresciuta tra quelle divise. Ed è un pensiero che dedico a tutti gli uomini della mia piccola e della mia grande “famiglia”….

boss sotto stress

Dal giornale di oggi…un boss della malavita organizzata ha ottenuto gli arresti domiciliari perchè, poverino, era depresso…Mi viene in mente Bruno Contrada che, per ottenere lo stesso trattamento ( e la sua malattia glie la si leggeva sul volto), ha trascorso anni..ma già..Contrada combatteva la mafia, mica ne faceva parte! (io sono sempre convinta della sua innocenza).
 

letture

Mi sono adeguata…pure io sono cascata nella trappola mediatica ed ho comprato i tre libri della saga “Millennium”, tutti e tre assai ponderosi. Il primo l’ho finito e, se devo essere sincera, mi è piaciuto, anche se..già, anche se. Quando si continua con “anche se..”qualcosa non ha pienamente convinto, però non saprei descrivere esattamente cosa. Forse perché la trama era parecchio complicata, forse perché la Svezia è molto distante dal nostro modo di vita (però il vecchio poliziesco “Il poliziotto che ride” (*), ambientato anch’esso in Svezia, mi era piaciuto assai), forse perché ho trovato il personaggio di Lisbeth “fasullo ed esagerato”…non lo so. Però sono contenta di averlo letto, ed ho iniziato il secondo. Vedremo come andrà a finire.
(*)  da questo libro gli americani hanno tratto il bellissimo film con Walther Matthau “L’ispettore Martin ha teso la trappola”…

attualità

Parlavo oggi con un amico di come sia cambiato in peggio questo mondo….  La giustizia non sembra più fatta a misura d’uomo, ma contro di lui. Tutto è nato dal processo intentato al tabaccaio che 6 anni fa ha ucciso un rapinatore, e dall’imprenditore casertano che ha fatto altrettanto in questi giorni. Per loro si prospetta il carcere, solo per aver difeso le rispettive famiglie e proprietà, mentre altri che  hanno stuprato e fatto altre violenze sono ai domiciliari se non addirittura liberi. La gente della nostra età ormai non ci si raccapezza più. Non è questione o meno di razzismo, ma di ricerca della sicurezza. Si diceva anche che a proposito della rapina avvenuta oggi alla Magliana, in cui una guardia giurata ha ucciso un bandito, ed abbiamo concluso che con tutta probabilità, con la formula "è un atto dovuto", chi andrà sotto processo sarà senza dubbio la guardia giurata. Non vediamo l’ora che le cose cambino, e che le pene vengano veramente applicate a questi delinquenti, mentre la gente comne non può nemmeno reagire per legittima difesa.

Dresda 12-15 maggio/10 in giro per la città

In giro per la città.
 
Non siamo sempre andate per musei, nel tempo libero si girava anche per il centro città. Non ricordo se ho detto che Dresda è ancora in ricostruzione, c’è ancora tanto da rifare…
 
La cosa più strana che ci è capitata però è stata vicino al cantiere nei pressi della Frauenkirche, dove, tra gli scavi del mercato, si aggirava una volpe, magrissima.  Al momento ho pensato che fosse un cane, data la disinvoltura con cui si muoveva, nonostante la gente, poi osservandola meglio ho visto che era proprio una volpe e molto giovane per giunta..Chissà che fine avrà fatto.
 
Col tram arrivavamo alla Albert Platz, dove c’erano due bellissime fontane contrapposte simili una all’altra, una è la "Stuermiche Wogen" e l’altra è la "Stilles Wasser", ossia "Onde tempestose" ed "Acqua silente"
 
una visione notturna di una delle due fontane
 
 
 Sempre nella piazza , ma un po’ defilato, c’è un chioscodi acqua minerale risalente al 1911, molto grazioso, in stile liberty.
Dall’Albert Platz, attraverso la Haupstrasse, si arriva alla Neumarktstrasse, dove campeggia la statua equestre dorata di Alberto il Forte
 
 
 e si imbocca poi il Ponte Augusto che porta alla città vecchia.
 
 
Ma dalla Albert Platz si dirama anche la Koenig Strasse,ricca di edifici barocchi, ed in fondo alla quale si scorge in Japanisches Palais, dove ha sede il Museo etnologico.
 
 
Passato il ponte Augusto, subito dietro alla Hofkirche, si trova la Semperoper, ossia il teatro dell’opera (la cui acustica è considerata una tra le migliori al mondo), sormontata da una quadriga  di bronzo trainata da pantere.
 
 
 
 
Nella piazza antistante campeggia il monumento equestre al re Giovanni, cui tanto piaceva la cultura italiana da tradurre personalmente la Divina Commedia.
 
 
L’ultima passeggiata infine lungo la riva dell’Elba, dove sono ancorati i battelli per le gite fluviali. Sempre partendo dal ponte Augusto, sulla sinistra sorge la scalinata che porta alla Bruelsche Terrasse. Sulla scalinata si ergono quattro grossi complessi bronzei, rappresentanti le fasi della giornata, mentre dalla terrazza, chiamata anche il "balcone d’Europa",secondo la definizione di Goethe,  si ha una visione completa della Neustadt. Anche la passeggiata è fiancheggiata da numerosi palazzi, tra i quali il più importante è quello della "Secondogenitura".
 
 
Lo shopping invece si fa nella movimentata Pragerstrasse, che si diparte invece dalla stazione.
Ci sarebbero state ancora numerose cose da visitare, ma il tempo era davvero poco, e non è detto che a breve non ci ritorni…